Rapida diffusione di reti di comunicazioni elettroniche ad alta velocità, in linea con l’Agenda digitale europea che prevede, entro il 2020, che tutti gli europei abbiano accesso a connessioni molto più rapide, superiori a 30 Mbit/s, e che almeno il 50 % delle famiglie dell'Unione si abboni a Internet con connessioni al di sopra di 100 Mbit/s.
È questo l'obiettivo della direttiva 2014/61/UE riguardante le misure finalizzate alla riduzione dei costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità.
Il decreto legislativo di recepimento - IN ALLEGATO - è stato approvato in esame definitivo dal Consiglio dei ministri nella riunione del 10 febbraio 2016. Sul testo è stato espresso parere favorevole dalle competenti Commissioni parlamentari.
RIDUZIONE DEL COSTO DELLE OPERE DI INGEGNERIA CIVILE. Lo strumento individuato dalla direttiva europea è quello della riduzione del costo delle opere di ingegneria civile necessarie al passaggio delle reti ad alta velocità. La direttiva chiede agli Stati membri di fissare obblighi in capo ai gestori di infrastrutture fisiche, tali che - ove ne siano richiesti da operatori di rete di comunicazione - debbano acconsentire a che questi ultimi il passaggio. Al fine di rendere effettivi gli obblighi, la direttiva impone agli Stati membri di garantire simmetria informativa, prevedendo un diritto d’accesso ad alcune informazioni minime circa le infrastrutture fisiche esistenti ed in corso di progettazione.
SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE. A queste misure si affiancano ulteriori previsioni rafforzative dell’obiettivo di facilitare la posa della fibra ottica: la semplificazione delle procedure amministrative di rilascio delle autorizzazioni all’effettuazione di scavi, alla realizzazione di opere civili con termini abbreviati; e l’attribuzione all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni della funzione delle risoluzione delle eventuali controversie in ordine alle richieste di accesso.
SISTEMA INFORMATIVO NAZIONALE FEDERATO DELLE INFRASTRUTTURE (SINFI). Il decreto legislativo è coordinato alle disposizioni vigenti nell'ordinamento italiano che hanno anticipato alcune previsioni della direttiva europea. Ciò vale, in particolare, per quanto riguarda la raccolta delle informazioni circa le infrastrutture fisiche esistenti presso un’unica banca dati – il Sistema Informativo Nazionale Federato delle Infrastrutture (SINFI).