L’aumento degli eventi meteorologici estremi in Italia, legato al cambiamento climatico, impone un’urgenza crescente: proteggere le abitazioni e le attività commerciali dai danni provocati da allagamenti e riflusso delle acque reflue. Secondo le più recenti stime, il 70% degli edifici nel nostro Paese risulta ancora privo di sistemi adeguati contro il riflusso, con un’esposizione crescente a fenomeni sempre più intensi.
In questo scenario, la prevenzione passa attraverso l’adozione di tecnologie specifiche per il drenaggio sicuro e la protezione idraulica. Claudio Ponte, Country Manager di Kessel Italia, è netto: “Le precipitazioni intense non sono più un fenomeno eccezionale. Proteggere le abitazioni con sistemi adeguati non è solo un investimento, ma una necessità per ridurre i danni economici e ambientali”.
Kessel Italia propone un sistema integrato di soluzioni, sviluppate per rispondere a pressioni idriche estreme e per prevenire il ritorno delle acque fognarie in caso di sovraccarico della rete. Tra le soluzioni più efficaci: Pumpfix F, impianto di pompaggio con funzione antiriflusso, progettato per operare anche in caso di black-out elettrico, e Staufix FFKA, valvola motorizzata in grado di garantire una protezione attiva e automatica, particolarmente indicata per edifici residenziali e commerciali situati a piani interrati o seminterrati.
Parallelamente, l’azienda investe nella formazione tecnica, con corsi dedicati a installatori, artigiani e operatori HVAC. L’obiettivo è aumentare la diffusione delle competenze necessarie per garantire una corretta progettazione, installazione e manutenzione di impianti di sicurezza idraulica.
Per affrontare in modo sistemico il rischio idrogeologico e ridurre la vulnerabilità del patrimonio edilizio italiano, servirebbe una maggiore sinergia tra pubblico e privato. Incentivi per l’adozione di valvole antiriflusso, analoghi a quelli già attivi in Germania o Austria, potrebbero favorire interventi diffusi anche su scala condominiale.
Nell’attesa di una normativa strutturata, è tuttavia possibile intervenire subito a livello individuale. I proprietari di case possono richiedere una diagnosi tecnica delle proprie strutture, in particolare per locali situati sotto il livello della rete fognaria, e affidarsi a professionisti qualificati per l’adozione di sistemi certificati.
“Un piccolo intervento oggi può fare la differenza tra una cantina asciutta e danni per migliaia di euro domani”, conclude Ponte.
Maggiori informazioni sulle tecnologie antiriflusso, i dispositivi certificati e i programmi formativi per tecnici e installatori sono disponibili sul sito ufficiale.