Riprogettazione della biblioteca di Dro (TN)
Il compito per i 15 professionisti sotto i 35 anni provenienti da tutta Europa era quello di rispondere alle esigenze del Comune di Dro, in provincia di Trento (nuovi spazi per le associazioni e i giovani, riorganizzazione della biblioteca, collegamento al fiume Sarca) trasformando l’edificio, a beneficio delle generazioni future, in una sorta di organismo vivente (Living Building) completamente autonomo nell’uso delle risorse e integrato in modo armonico nel contesto naturale e cittadino.
I vincitori
A spuntarla è stato il team composto da Bernardette (architetto di Siviglia), Emanuele (architetto di Vicenza), Guido (ingegnere energetico di Torino), Luigi (urbanista di Agrigento) e Maija (ingegnere civile di Riga, Lettonia), che hanno potuto cosi aggiudicarsi il premio di 3.000 euro messo a disposizione dalla Fondazione Inarcassa. Il progetto presentato ha dimostrato non solo che i tempi sono maturi per risanare il nostro patrimonio ma che una generazione di giovani professionisti è pronta per affrontare questa sfida.
Buone prospettive per il futuro
Più di ottanta persone da tutta Italia hanno partecipato alla conferenza pubblica di sabato mattina, dimostrando che uno stuolo di progettisti, amministratori pubblici, aziende è pronto a seguire questi “pionieri”. Amanda Sturgeon (direttrice di ILFI), Martin Brown (Fairsnape, Regno Unito), Sue Clark (Green Building Council Svezia) ed Emanuele Naboni (Facoltà di Architettura di Copenhagen) ci hanno aperto la visuale su un futuro di città “rigenerate”. Comunità che non si accontentano di “fare meno danni all’ambiente” ma che sono davvero in grado di coniugare rispetto per la natura, equità sociale e un’economia sostenibile.
E’ questa anche la missione del Living Building Challenge Collaborative: Italy – la rappresentanza italiana di ILFI fondata da Macro Design Studio - che mira a creare le condizioni locali per lo sviluppo di edifici, territori e comunità “viventi”, nella condivisione dei principi del “Living Building”.