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Lombardia: approvata la riorganizzazione del sistema delle aree protette

Riforma a costo zero che non tocca i confini dei 24 Parchi regionali e dei 13 naturali, né delle 66 riserve e dei 242 siti di Rete Natura 2000

lunedì 6 giugno 2016 - Redazione Build News

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato la "Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territorio".

"Grazie a questa manovra - commenta l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi - intendiamo migliorare l'efficienza delle Aree protette, facendo sintesi tra loro e salvaguardando le unicità di tutti i territori".

Il progetto di legge vuole intervenire riorganizzando il sistema delle Aree protette di Regione Lombardia. La stratificazione di regimi di tutela realizzatasi nel tempo, ha prodotto una forte eterogeneità dei livelli di protezione del territorio e dei soggetti gestori, con conseguenti sovrapposizioni e ridondanze negli strumenti di pianificazione e gestione e difficoltà nel perseguire la necessaria qualificazione e organizzazione per una gestione ottimale. A partire dal sistema di Aree protette esistente il progetto di legge intende coinvolgere gli Enti gestori dei Parchi e gli Enti gestori delle altre forme di tutela nella riorganizzazione del sistema di gestione, individuando i Parchi regionali come soggetti di riferimento regionale per l'esercizio di tutte le funzioni.

"Una riforma a costo zero - chiosa l'assessore - che non tocca i confini dei 24 Parchi regionali o dei 13 naturali, né tantomeno delle 66 riserve o dei 242 siti di Rete Natura 2000. Obiettivo ultimo della nuova normativa? Razionalizzare il sistema perché diventi più snello, migliorando il rapporto con i cittadini e sviluppando una capacità progettuale sul territorio grazie soprattutto alle esperienze maturate dai Parchi regionali negli ultimi 40 anni".

La manovra si rivolge agli Enti gestori delle Aree protette, dei PLIS e di Rete Natura 2000, e agli Enti locali. Ci si attende un impatto territoriale positivo in virtù della riduzione del numero degli Enti migliorandone l'efficienza e l'integrazione.

"Siamo molto soddisfatti di questa riforma - spiega la titolare lombarda all'Ambiente - arrivata a compimento con la collaborazione di tutti gli attori interessati. Ci tengo anche a sottolineare che questa importante riforma è stata scritta insieme ai Parchi regionali lombardi. Saranno naturalmente gli Enti gestori ad avere l'ultima parola su un eventuale accorpamento, ma con dei limiti di tempo, nel senso che da qui a 18 mesi se nessuno di loro avrà deciso - conclude Terzi - ci penserà la Regione ad avviare le procedure di modifica".

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