Secondo l’assessore al Welfare, Salvatore Negro “continua la politica di infrastrutturazione sociosanitaria del territorio pugliese. Abbiamo l’urgenza di alleggerire il peso dei ricoveri inappropriati sugli ospedali, dove i cittadini vengono ricoverati anche per la mancanze di strutture alternative sul territorio. I bandi saranno rivolti primariamente alle Asl più carenti di strutture e saranno mirati alla ristrutturazione e recupero – da parte pubblica – degli ospedali chiusi a causa dei piani di riordino. Oggi ci sono edifici vuoti che possono e devono essere riconvertiti in sedi di servizi socio sanitari per anziani, soggetti deboli, cronici che invece spesso devono rivolgersi agli ospedali per acuti”.
Si tratta – ha continuato - di una tappa importante nel percorso avviato ormai 7 anni fa per sostenere gli investimenti pubblici e privati per la realizzazione di nuovi servizi su un territorio, quello pugliese, che solo 10 anni fa era del tutto carente di strutture e quindi sia di opportunità di accesso ai servizi per i cittadini che ne hanno bisogno sia di opportunità occupazionali per i tanti giovani e i tanti operatori formati per il lavoro in campo sociale e sociosanitario. Guardo con soddisfazione anche al fatto che la struttura dell’Assessorato, impegnata in questi mesi a completare le procedure di spesa di tutte le risorse FESR assegnate al PO 2007-2013, ha già messo in pista tutti gli strumenti necessari per avviare l’utilizzo da subito sia delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, assegnate all’APQ “Benessere e Salute”, sia delle risorse FESR assegnate al POR Puglia 2014-2020 .
Complessivamente le due procedure di selezione di nuovi progetti di investimento da cofinanziare con i fondi regionali prendono avvio con una dotazione finanziaria pari a quasi 50 milioni di euro, tutti coperti dal FSC 2007-2013 dell’APQ “Benessere e Salute, di cui quasi 16 milioni per i soggetti pubblici (Comuni, ASP, ASL) e quasi 34 milioni per i soggetti privati non profit. Ma questa dotazione finanziaria è solo quella iniziale, visto che tutti i criteri di selezione delle operazioni, le procedure di ammissione a finanziamento, i requisiti soggettivi di accesso e le modalità di gestione dei progetti sono state impostate dal Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria in modo conforme alle prescrizioni poste dalla Commissione Europea.
I due Avvisi pubblici recano molte novità, in particolare rispetto alla individuazione di strutture e servizi più prioritari di altri e in relazione ai diversi ambiti territoriali pugliesi e rispetto alla necessità di predisporre un quadro sintetico di indicatori per la valutazione dei progetti, ma anche molti elementi di continuità, sia nelle procedure a sportello che nei contenuti dei formulari da presentare così come nelle tipologie di interventi agevolabili (ad es. asili nido e servizi per la prima infanzia, centri diurni per minori disabili e anziani, comunità educative per minori, strutture residenziali sociosanitarie, nuovi interventi di cohousing sociale, ecc.). In particolare per i soggetti privati è nuova la identificazione delle tipologie dei soggetti beneficiari ammissibili, che devono essere racchiuse nell’ambito della definizione comunitaria dei soggetti non profit, e i due regimi di aiuto che per interventi di piccole dimensioni consente un aiuto al massimo pari all’80% del costo totale ammissibile dell’intervento ove ne ricorrano le condizioni di applicabilità, e il nuovo regime in esenzione che per interventi di maggiori dimensioni consente un aiuto al massimo pari al 40% del costo totale ammissibile dell’intervento.
Tutti i materiali relativi agli Avvisi sono consultabili e scaricabili dal nuovo portale dell’Assessorato al Welfare, http://pugliasociale.regione.puglia.it (sezione Avvisi Pubblici – https://pugliasociale.regione.puglia.it/web/guest/avvisi-pubblici), le procedure di presentazione delle domande di finanziamento saranno supportate da piattaforma informatica.