Il parere di...

Riscaldamenti, il vademecum di Assotermica

Che cos’è il controllo fumi? Quando bisogna sostituire la caldaia? Con l’accensione dei riscaldamenti nella zona climatica E, alcuni consigli utili per ridurre consumi e costi

giovedì 17 ottobre 2019 - Redazione Build News

radiator-250558_960_720

Come ogni anno, il 15 ottobre si accendono i riscaldamenti nella zona climatica E, che include gran parte del Nord-Italia (escluso l’arco alpino) e della fascia appenninica. Non senza qualche polemica: il sindaco di Milano Beppe Sala, per esempio, ha definito “anacronistica” la scadenza del 15 ottobre, prendendo atto dei cambiamenti climatici in corso e facendo appello ai cittadini milanesi perché tengano i termosifoni spenti almeno finché il bel tempo regge.



In ogni caso, con l’avvio della stagione fredda è sempre bene tenere a mente alcuni accorgimenti per ridurre i consumi e i costi, ma anche per garantire la buona tenuta e la sicurezza degli impianti. Di seguito riportiamo i consigli utili di Federico Musazzi, segretario di Assotermica, l'associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per apparecchi termici all’interno di Anima Confindustria:

Come ridurre i consumi e i costi in bolletta?

  • Cercare di evitare di superare i 20°C
  • Dormire a una temperatura più bassa: non è solo economico, ma salutare. Inoltre, con le tapparelle abbassate si può ridurre del 50% la dispersione di calore
  • Limitare a 5-10 minuti il ricambio dell'aria a finestre aperte
  • Pulire periodicamente caloriferi
  • Non coprire o ostruire i caloriferi
  • Stabilire gli orari di funzionamento della caldaia: oggi sono presenti sul mercato sistemi di termoregolazione e controllo che consentono di ottimizzare il funzionamento della caldaia in funzione delle abitudini della famiglia.
  • Effettuare una corretta manutenzione periodica dell'impianto

A chi ci si deve rivolgere per la manutenzione dell’impianto di riscaldamento, quando e ogni quanto tempo? Cos’è il controllo fumi? E chi controlla?

Tutti gli impianti termici devono essere sottoposti a controlli periodici che hanno una duplice finalità: garantire una maggiore sicurezza e mantenere efficiente l'impianto per avere una bolletta meno cara. Per quanto riguarda la sicurezza le tempistiche e le modalità sono definite dall'impresa installatrice o dal fabbricante della caldaia nel libretto d'uso e manutenzione. La periodicità è generalmente annuale. A fine lavoro, il manutentore ha l'obbligo di rilasciare un report della manutenzione e di compilare il libretto di impianto nelle parti pertinenti.

La periodicità della verifica è stabilita per legge con scadenze temporali che possono essere anche più dilatate nel tempo. Al termine delle operazioni di controllo il manutentore deve redigere e sottoscrivere il Rapporto di controllo di efficienza Energetica.

Quando è ora di sostituire la caldaia?

La vita media di una caldaia è generalmente superiore ai 10/12 anni, ma è bene considerare che anche grazie agli incentivi che oggi abbiamo in Italia il recupero dell'investimento è ben inferiore a questo periodo. Il suggerimento pertanto è di guardare da quanto tempo abbiamo in casa la caldaia, anche grazie all'aiuto di un professionista abilitato (installatore), se la sostituzione comporterebbe una sensibile riduzione dei consumi e conseguentemente della spesa in bolletta. Si sostituisce una caldaia quasi esclusivamente quando si rompe e non c'è quindi tempo per riflettere e fare un investimento più mirato. È bene invece sapere che negli edifici circa l'80% dei consumi è associato al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria pertanto l'incidenza in bolletta è elevatissima.

Oggi i nuovi apparecchi presentano l'etichetta energetica che comunica all'utente finale il livello di efficienza dell'apparecchio di riscaldamento con una scala di classi dalla A alla G. Le caldaie in classe A sono quelle a condensazione di moderna generazione e sono quelle più efficienti. Esistono poi altri sistemi, ma è da considerare che la stragrande maggioranza delle abitazioni è riscaldata da apparecchi a gas. Sarebbe molto utile e importante se una simile etichetta potesse essere possibile per gli apparecchi già installati così che i cittadini possano essere consapevoli se la caldaia è efficiente o meno. 

Il nuovo codice dei contratti pubblici dal 1° luglio, cosa cambia?

Scatta dal 1° luglio l’efficacia del nuovo codice dei contratti pubblici, noto... Leggi


Riforma della giustizia pronta per l’esame in Parlamento

L’era post Berlusconi comincia con la presentazione del disegno di legge sulla... Leggi

Potrebbe interessarti
Mercato
ANICA: a MCE 2024 il futuro degli impianti termici in campo industriale e commerciale

L'associazione ha illustrato in fiera le principali novità di un settore sempre...


Attualità
Ritorno del freddo sulla Penisola: deroghe allo spegnimento dei riscaldamenti

Diverse amministrazioni comunali si sono viste costrette a prorogare il periodo di...


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Il parere di... copertina articolo
Scarico fumi a parete e distanze minime, quali strumenti per difendersi?

Associazione Marcopolo (polizia locale): contro il vicino di casa incurante e irrispettoso...

Il parere di... copertina articolo
Ozono e Covid-19: attenti alle fake news

L’ozono generato in situ per l'igienizzazione delle superfici comporta dei rischi e...

Dello stesso autore