Aziende

SicurTech, un settore in trasformazione tra innovazione, AI e nuove minacce

Transizione energetica, sicurezza intelligente e protezione degli asset: il punto di vista di Laura Casparrini, Managing Director di BauWatch Italia

martedì 23 dicembre 2025 - Redazione Build News

foto-giu23-Laura-Casparrini Laura Casparrini, Managing Director di BauWatch Italia

Con la fine dell’anno si apre il momento della riflessione su uno scenario che, nel comparto SicurTech, si è fatto sempre più articolato e strategico. Un settore attraversato da profonde trasformazioni, in cui l’innovazione tecnologica si intreccia con le sfide della transizione energetica, l’evoluzione della criminalità organizzata e la crescente esigenza delle imprese di proteggere asset e infrastrutture critiche.

L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei sistemi di sicurezza, l’adozione di soluzioni sempre più intelligenti e interconnesse e una maggiore consapevolezza da parte delle aziende italiane del valore della sicurezza come leva competitiva stanno ridefinendo priorità e modelli operativi.

Di questi e altri macrotemi abbiamo parlato con Laura Casparrini, Managing Director di BauWatch Italia, per analizzare le principali evoluzioni del settore, le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e le prospettive future della sicurezza in un contesto economico e industriale in rapida evoluzione.

Dottoressa Casparrini qual è la sua valutazione a consuntivo dell’anno che sta per chiudersi?

L’anno che sta per concludersi ci ha messo di fronte a sfide complesse, ma anche a conferme cruciali per il settore delle costruzioni e, di conseguenza, per il mercato della sicurezza nei cantieri. L'elemento più allarmante, che abbiamo messo in luce con il nostro “Crime Report 2025”, è la netta professionalizzazione e sofisticazione della criminalità edile. I furti e gli atti vandalici non sono più eventi isolati o di pura opportunità, ma si configurano come operazioni coordinate, spesso orchestrate da reti organizzate che utilizzano anche metodi sofisticati. Il dato che il 73% delle imprese edili italiane consideri gli intrusi come 'professionisti' ci impone di non abbassare la guardia.

Questa criminalità è diventata un vero e proprio freno alla modernizzazione del Paese. Un fenomeno che ha causato ritardi significativi nei progetti – quasi il 40% delle imprese intervistate ha riscontrato interruzioni – con un impatto economico che si ripercuote sull'intera catena di fornitura, minando alla base gli sforzi per la transizione energetica e infrastrutturale.

La nostra missione è uscita rafforzata da questo scenario. Continuiamo a essere in prima linea nell'implementare soluzioni tecnologichge di videosorveglianza mobile. Non si tratta solo di registrare, ma di prevenire: le nostre torri con luce verde e sistemi di dissuasione attivi, verificati dall'Intelligenza Artificiale, sono state la risposta necessaria contro un nemico che adotta tattiche sempre più complesse e insidiose.

Quali sono gli obiettivi della vostra azienda per il 2026? Quali le prospettive di crescita attese?

Guardiamo al 2026 con fiducia ed entusiasmo. Continueremo a investire nel potenziamento dei nostri servizi e del nostro team di professionisti, con un occhio di riguardo per l'inclusione e per la promozione di una nuova cultura aziendale che valorizzi la competenza e la sensibilità verso il futuro della sicurezza tecnologica.

L'obiettivo è chiaro: garantire che i cantieri italiani, cuore pulsante della nostra economia, possano operare in un ambiente sempre più protetto e sicuro. A livello strategico puntiamo ad una maggiore diversificazione, attraverso l’ampliamento della nostra offerta con soluzioni su misura, in grado di rispondere alle specifiche esigenze di settori verticali, dal Real Estate al Retail, alle banche. E poi c’è l’integrazione con l’AI, che sta portando i nostri sistemi a livelli di prestazione senza precedenti: una sfida che intendiamo vincere.

Guardando in senso più ampio l’evoluzione del mercato delle costruzioni, possiamo affermare che l'Italia sta diventando un Paese sempre più lungimirante in termini di sicurezza: il fatto che il 66% degli appaltatori intenda pianificare i costi di sicurezza già nella fase di preparazione del progetto è un segnale estremamente positivo. In linea con i contorni di questo scenario non possiamo che aspettarci una crescita costante nel comparto Sicurtech, che possiamo stimare nell’ordine del 15% in termini di giro d’affari sul mercato italiano.

Il “Crime Report 2025” di BauWatch ha scattato una fotografia 3D della criminalità organizzata nel comparto delle costruzioni edili, mettendo in risalto diverse sfaccettature di un fenomeno in crescita. Quali sono gli aspetti del rapporto che metterebbe in evidenza?

Il Crime Report 2025 di BauWatch - basato su un sondaggio condotto su 3.900 aziende edili europee (delle quali 500 italiane) - lancia un chiaro avvertimento: la sicurezza nei cantieri italiani deve evolvere rapidamente verso soluzioni High-Tech e intelligenti per contrastare una minaccia che è diventata professionale, coordinata e sempre più orientata a minare progetti strategici per l'Italia (infrastrutture ed energia). Il dato più significativo è proprio il cambiamento nel modus operandi dei criminali: non si tratta più di atti isolati, ma di operazioni sofisticate, che ogni anno in Europa causano perdite stimate di oltre 1,5 miliardi di euro.

In Italia il 56% delle imprese edili italiane ha subito almeno un furto negli ultimi 12 mesi e il 45% è stato vittima di atti di vandalismo. i settori più vulnerabili – con oltre il 70% dei furti su base annua – sono quelli del Commercial Real Estate Management e delle Energie Rinnovabili (parchi eolici e solari). E non solo: oltre il 38% dei progetti nel settore costruzioni ha subito ritardi significativi (in media da una a quattro settimane) proprio a causa di furti o danni. Ma ciò che colpisce è che nel nostro Paese oltre la metà dei furti è attribuita a organizzazioni criminali High Tech, che utilizzano metodi sempre più avanzati, come l’Hacking dei sistemi di sicurezza, l’uso di droni per la ricognizione e sorveglianza (13%), i disturbi GPS (14%), frode o impersonificazione basate sull'Intelligenza Artificiale (10%).

E ancora: il report rivela l'esistenza di un mercato di ricettazione ben radicato: il 21% delle imprese italiane è stato contattato per l'acquisto di materiali rubati, a conferma di reti organizzate per la ricettazione. Fra i beni più rubati figurano il rame (49% dei furti), gli utensili da lavoro (49% dei furti) ed i cavi elettrici (35% dei furti).

Nonostante l'allarme, il Report sottolinea che le misure di sicurezza non sono ancora prioritarie per tutti e spesso risultano obsolete: ancora un ampio 47% delle aziende si affida unicamente a recinzioni perimetrali, e solo una piccola percentuale usa soluzioni avanzate come torri CCTV mobili (12%) o droni (3%). C'è però un segnale positivo: il 66% degli appaltatori intende definire i costi per la sicurezza già in fase di preparazione del progetto, riconoscendo la sicurezza come costo necessario e non come spesa accessoria.

Quale sarà il ruolo dell’AI come driver per lo sviluppo e implementazione di nuove soluzioni in ambito Sicuterch?

L'Intelligenza Artificiale è il principale driver di evoluzione per il settore 'Sicutech', ovvero l’integrazione tra sicurezza e tecnologia. Uno scenario nel quale la vera sfida è focalizzare l’attenzione su ciò che conta davvero. Ogni giorno vengono registrati centinaia di gigabyte di filmati su migliaia di torri mobili, ma solo una piccola percentuale cattura ciò che richiede attenzione. E proprio i falsi allarmi, innescati da condizioni meteorologiche, animali o movimenti irrilevanti, sovraccaricano gli operatori della Centrale Operativa, aumentando il rischio di perdere di vista le minacce reali.

Per andare oltre queste criticità, BauWatch ha implementato Second Tier Analytics (STA), una soluzione basata sull’AI che riduce i falsi allarmi nei cantieri fino al 99,8%, elaborando fino a 500 terabyte di filmati al giorno e selezionando solo lo 0,2% dei contenuti rilevanti in modo da garantire che il nostro personale in Centrale Operativa riceva solo allarmi di alta qualità, consentendo così una risposta più rapida e mirata. E non finisce qui: sfrutteremo l'AI anche per analizzare le performance delle torri e prevedere potenziali guasti hardware o malfunzionamenti software prima che si verifichino, garantendo una disponibilità del servizio prossima al 100%.

Degno di nota, infine, anche il supporto decisionale (AI-Augmented Human): grazie all’intelligenza artificiale, infatti, i “filtri intelligenti” permettono agli operatori una analisi contestuale immediata dell'evento, permettendo di prendere decisioni sulla risposta (attivazione sirena, chiamata alle forze dell'ordine) in pochi secondi.

Nella vision di BauWatch la sostenibilità è un tema chiave. Può spiegarci in che modo la vostra innovazione per la sicurezza può essere definita “green-friendly”?

L'innovazione di BauWatch coniuga la massima efficacia di sorveglianza (24/7) con la minima impronta ecologica, un aspetto fondamentale per supportare la filiera delle costruzioni. Per la nostra azienda Il rispetto per l’ambiente non è un mero 'add-on' o un'operazione di facciata, ma è intrinsecamente legata al nostro modello di business e alla nostra offerta di sistemi di sicurezza all’avanguardia. La nostra innovazione per la sicurezza è a tutti gli effetti 'green-friendly' perchè unisce efficienza operativa e responsabilità ambientale attraverso l’autonomia energetica.

Qualche esempio?

Fra i nostri prodotti di punta ci sono BauWatch Solar, sistema di sicurezza autosufficiente, ecologico ed efficiente, che si auto-alimenta grazie a tre pannelli solari come centro energetico autonomo. E poi abbiamo BauWatch Scout, alimentato a energia solare per l’esterno o con opzione a collegamento elettrico per l’interno, che mette in sicurezza cantieri edili e progetti di ristrutturazione interna, fino agli immobili vuoti e ai punti vendita.

Le nostre unità sono progettate per essere il più possibile autonome. Molte delle nostre torri integrano pannelli solari o utilizzano sistemi a batterie ricaricabili a lunga durata. Questo elimina la necessità di alimentazione costante dalla rete elettrica del cantiere o l'uso di generatori diesel.

Ma non solo. I nostri sistemi sono ottimizzati per assorbire quantità minime di energia. Grazie all'Intelligenza Artificiale integrata e al software di analisi, le telecamere registrano e trasmettono dati solo quando è strettamente necessario. Inoltre, essendo il nostro un servizio di noleggio, le nostre torri non vengono acquistate nè smaltite al termine di un progetto. Vengono ricondizionate e riutilizzate, in linea con il modello di economia circolare che prolunga il ciclo di vita delle apparecchiature, riducendo la domanda di nuove risorse e minimizzando la produzione di rifiuti elettronici (RAEE).

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