Come è noto, l'Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti delle società Alfa Acciai, Feralpi Siderurgica, Ferriera Valsabbia, Industrie Riunite Odolesi, ORI Martin Acciaieria e Ferriera di Brescia e Stefana, ipotizzando l’esistenza di un coordinamento delle politiche commerciali delle parti relativamente alla fissazione dei prezzi di vendita di tondo per cemento armato e della rete elettrosaldata, con particolare riguardo all’attività svolta dalle parti nella Commissione Prezzi prodotti siderurgici, istituita dalla CCIAA/Bs.
Successivamente l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha esteso l’istruttoria alle ulteriori attività di scambio di informazioni perseguite dalle parti del procedimento, anche in seno all’associazione “Nuovo Campsider” - costituita presso la sede di Federacciai - nel cui ambito vengono condivise informazioni di dettaglio su prezzi e quantità di acquisto di quattro tipologie di rottame ferroso, principale input produttivo sia del tondo per cemento armato, sia della rete elettrosaldata. In seguito, l'Antitrust ha deciso di estendere soggettivamente il procedimento alle società Ferriere Nord e Riva Acciaio (LEGGI TUTTO).
PROCEDIMENTO ESTESO ALLA SOCIETÀ FIN.FER. La vicenda si arricchisce ora di un nuovo tassello con la decisione dell'Autorità - Provvedimento n. 26256 pubblicato nel Bollettino n. 45 di oggi 19 dicembre 2016 – di estendere soggettivamente il procedimento anche alla società Fin.Fer. Il capitale di Ferriere Nord risulta detenuto al 99,95%, da Fin.Fer, holding di controllo del gruppo Pittini il cui capitale è interamente detenuto dall’omonima famiglia. La documentazione agli atti ha fatto emergere che l’esponente della famiglia Pittini, che detiene l’85% del capitale di Fin.Fer. - e che riveste la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione sia di Fin.Fer. sia di Ferriere Nord -, è costantemente informato, aggiornato e consultato preventivamente in ordine alle scelte commerciali di Ferriere Nord, e che sussiste, quindi, una piena riconducibilità delle decisioni commerciali di quest’ultima alla holding di controllo del gruppo.