Ridurre del 70% le emissioni di CO₂ nella produzione di plastica trasformando gli scarti tessili dell’industria fashion in una nuova materia prima circolare. È questa l’innovazione che ha permesso alla startup pisana CDC Studio di conquistare il primo posto alla Startup Marathon 2025, la competizione nazionale promossa da UniCredit Start Lab, Area Science Park e Fondazione Comunica.
La finale, ospitata il 20 novembre nella sede UniCredit di Milano, ha visto sfidarsi dodici startup selezionate da una giuria di imprenditori, investitori ed esperti, scelte fra quasi 60 realtà candidate da incubatori, acceleratori, università e centri di ricerca di tutta Italia. Settori chiave: deep tech, biotech, healthcare, cybersecurity, sostenibilità e circular economy.
CDC Studio: una plastica “infinita” dagli scarti tessili
Ogni anno il settore della moda produce 92 milioni di tonnellate di rifiuti, ma solo l’1% viene riciclato. Da questo problema nasce l’intuizione di Cristina Di Carlo, founder di CDC Studio.
La startup ha sviluppato Miktòs, un polimero estrudibile derivato esclusivamente da scarti tessili – dalle fibre grezze agli abiti dismessi o invenduti.
La nuova plastica è:
- lavorabile con le tecnologie di stampaggio già presenti nell’industria,
- adatta a numerosi settori: arredamento, calzature, edilizia, automotive,
- rigenerabile all’infinito, perché può essere nuovamente reinserita nel processo di recupero,
- e soprattutto garantisce un taglio del 70% delle emissioni di CO₂ rispetto alla plastica vergine.
CDC Studio ha inoltre sviluppato Cōēo, un rivestimento impermeabile e antivento ottenuto riciclando imballaggi plastici.
Oltre alla vittoria assoluta, la startup si è aggiudicata anche il riconoscimento come migliore startup a maggioranza femminile, che include l’accesso al programma internazionale BoostHerUp di Area Science Park.
Il podio: biotech e nanotecnologie completano l’eccellenza italiana
Secondo posto – GeneSys Bio (Viterbo)
Supportata da Almacube, GeneSys Bio ha creato un dispositivo diagnostico con kit liofilizzati pronti all’uso, capaci di identificare patogeni e antibiotico-resistenze in meno di un’ora. Il modello di business si basa su dispositivi in comodato d’uso e kit in abbonamento. Un kit veterinario è previsto per il 2026, seguito da kit per l’uso umano. La startup ha già depositato un brevetto e ne ha altri due in arrivo.
Terzo posto – NanoMuG (Torino)
Dal mondo delle nanotecnologie arrivano i mucosomi, nanoparticelle ispirate al muco naturale capaci di incapsulare e rilasciare farmaci complessi come RNA, peptidi e proteine. La startup – incubata da 2i3T, Università di Torino – ha validato l’efficacia in vitro e la sicurezza in vivo, depositato due brevetti e punta al licensing entro il 2027.
Premi, opportunità e un ecosistema in crescita
Le startup finaliste hanno ottenuto un accesso preferenziale all’Executive MBA in Business Innovation di MIB Trieste School of Management. UniCredit Start Lab ha inoltre conferito un premio speciale alla startup Cyber Evolution di Ascoli Piceno.
Parallelamente al contest, l’edizione 2025 ha confermato il programma Open Innovation B2B, che mette in contatto startup e PMI innovative con le esigenze delle grandi aziende partner.
Le voci dei promotori
Area Science Park sottolinea l’importanza strategica delle startup deep tech e della rete di supporto fatta di parchi scientifici, università, incubatori e acceleratori, indispensabile per accelerare il passaggio dal laboratorio al mercato.
UniCredit rimarca il proprio impegno nel sostenere l’innovazione nazionale mettendo a disposizione network e strumenti della piattaforma Start Lab.
Fondazione Comunica evidenzia la crescita dell’interesse di imprese e investitori verso la Startup Marathon, ormai uno dei principali appuntamenti italiani dedicati all’innovazione.
Infine, i tre founder della competizione ribadiscono la missione del progetto: valorizzare talenti, creare connessioni e trasformare idee ad alto potenziale in imprese solide e ad impatto reale.