A BASSO IMPATTO AMBIENTALE. Il progetto prevede l'uso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale. L'intera struttura portante - salvo le fondazioni, che sono in cemento armato - è stato realizzato in legno. L'edificio, inoltre, possiede ampie superfici vetrate e prevede il recupero dell'acqua piovana e l'inserimento in copertura di un impianto fotovoltaico.
Creare uno spazio a misura di bambini e insegnanti, sostenibile,
accogliente e sicuro come un vero e proprio nido in cui cominciare a
esplorare il mondo - ha detto l'assessore Rodolfi - è stata la filosofia
alla base del progetto vincitore, una filosofia apprezzata e condivisa
dal Comune di Guastalla che proprio sul tema della sostenibilità, della
sicurezza e del servizio al cittadino ha improntato il piano di lavoro
per la ricostruzione post-sisma, in cui la nuova struttura per
l'infanzia si inserisce.
Per progettare un asilo nido e una scuola d'infanzia - ha detto l'architetto bolognese - è necessario che si incontrino e dialoghino discipline diverse: l'architettura, la pedagogia, la psicologia, l'antropologia. La qualità degli spazi dipende da come questi saperi riescono a interagire tra loro. La costruzione di ambienti per i più piccoli può essere uno spunto di riflessione sul ruolo dell'architettura - ha aggiunto Cucinella - che non è solo materia da riviste patinate ma può diventare strumento educativo: lo spazio condiziona i comportamenti e bambini cresciuti in un ambiente confortevole, stimolante, adatto alle loro esigenze saranno adulti più consapevoli.