Semplificazione delle procedure autorizzative per i mezzi mobili di pernottamento. È quanto prevede un decreto del Presidente della Repubblica – approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri di ieri 19 maggio, su proposta del Ministro del turismo Daniela Santanchè e del ministro della Cultura Alessandro Giuli – che modifica il regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31.
Il nuovo provvedimento modifica il DPR n. 31/2017 al fine di coordinare la disciplina paesaggistica recata da tale regolamento con la modifica apportata dal DL n. 76 del 2020 all'art. 3 del DPR n. 380 del 2001 (Testo unico dell'edilizia), laddove si è escluso che tra gli interventi di nuova costruzione rientrino:
- l'installazione di manufatti leggeri, prefabbricati, e strutture come camper, roulotte e case mobili collocate in strutture ricettive all'aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee;
- l'installazione di unità abitative mobili con meccanismi di rotazione in funzione, e loro pertinenze e accessori, che siano collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all'aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico.
Giuli: "Bene semplificazione su case mobili"
“La semplificazione delle procedure autorizzative per i mezzi mobili di pernottamento varate dal Consiglio dei Ministri di oggi è un elemento importante che consentirà maggiore chiarezza e accessibilità alle regole per il turismo all’aria aperta e darà nuova linfa alla valorizzazione delle nostre bellezze naturali, paesaggistiche per un pieno sviluppo economico dei territori, soprattutto di quelli all’infuori dei grandi circuiti turistici”, ha commentato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. “Grazie alla stretta sinergia col Ministro del Turismo Daniela Santanchè con questo intervento siamo riusciti a mettere in campo un’azione concreta di sostegno per un settore strategico quale il turismo sostenibile che punta molto sui percorsi meno conosciuti ma ricchi di fascino e storia. A partire da quella rete dei cammini di cui è innervata la nostra Penisola e che scava nelle viscere della nostra identità nazionale”, ha concluso Giuli.
Santanchè: “Altro passo per far volare turismo all’aria aperta”
“Oggi un altro passo avanti ha compiuto il Governo e ringrazio il ministro Giuli con il quale abbiamo collaborato per questa semplificazione. Finalmente, per quanto riguarda il turismo all’aria aperta, i villaggi turistici non dovranno più avere l’autorizzazione delle sovrintendenze per le singole casette mobili o per i caravan ma sarà sufficiente l’autorizzazione che hanno come villaggio.
Si va avanti, si aiuta il turismo all’aria aperta perché è un turismo che può far crescere moltissimo l’Italia, soprattutto al sud. Quello che abbiamo detto facciamo”.
Così il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato a margine del Cdm il provvedimento che si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione del turismo all’aria aperta.
“È un tassello importante all’interno della nostra più ampia strategia che ha dato slancio a un settore in continua crescita, capace di offrire grandi soddisfazioni e con un enorme potenziale di sviluppo, soprattutto nel Mezzogiorno, rendendolo un autentico vantaggio competitivo per l’Italia. Ricordo, infatti – prosegue il ministro -, che il Ministero è già intervenuto con una nuova normativa che introduce significative modifiche alla rendita catastale delle strutture ricettive all’aperto. A questo si aggiunge uno stanziamento di 33 milioni di euro per la realizzazione e sistemazione delle aree di sosta per camper, e ulteriori 30 milioni per interventi dedicati alla rete dei cammini italiani. Questi – conclude Santanchè – sono interventi strutturali e integrati con cui far volare il turismo all’aria aperta, favorendo una crescita armonica, sostenibile e competitiva dell’offerta turistica nazionale nel suo complesso”.