Il Comune di Milano - dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza - ha deliberato la messa a disposizione di 100 muri per la street art: rompiamo così il muro del proibizionismo e creiamo le condizioni per sviluppare la creatività e lo spirito artistico. Spero che questa iniziativa apra la gara, tra i writers, a chi fa il disegno più bello: l’arte di strada potrà così diventare una grande opera di arredo urbano che porterà bellezza in città. Con questa delibera vengono meno le giustificazioni, finora addotte, di mancanza di spazi alla street art, cui è offerta l’opportunità di farsi apprezzare in un quadro di legalità e di promozione del decoro cittadino.
Da sempre distinguiamo street art da graffitismo vandalico - spiega Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale -. La Polizia locale, in collaborazione con la Procura della Repubblica, e con tutte le Forze dell'Ordine opera nel contrastare il fenomeno con un'Unità specializzata di 15 agenti e ufficiali. Nel 2014 sono stati fermati 95 writer. Il Comune si costituisce parte civile nei processi per imbrattamento. Molti dei vandali hanno accettato di risarcire la città con circa 3 mila ore di lavoro socialmente utile e 25 mila euro secondo percorsi di giustizia riparativa che l'Amministrazione promuove. Nei primi cinque mesi dell'anno i risarcimenti sono ammontati a 10 mila euro.
I muri coinvolti nell’iniziativa, concordati insieme ai Consigli di Zona, sono cavalcavia, muri di recinzione, sottopassi e sovrappassi di proprietà e in carico all’Amministrazione comunale ma anche i muri di proprietà di Enti e Società (Fs, F.N.M.E., A2A, Mm) che hanno aderito. Spesso si tratta di muri sui quali i vandali hanno già lasciato le loro tag: saranno eliminate con la creazione di un progetto artistico.
I “muri liberi” saranno a totale disposizione di chiunque voglia esprimersi liberamente nella street. Per quanto riguarda i temi, come detto sono lasciati alla libertà degli artisti: l’Amministrazione comunale si riserva solo la libertà di cancellare scritte offensive nei confronti di religioni, paesi, persone e organi dello Stato.
In allegato l’elenco dei muri con le zone di riferimento.