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Decreto Bollette, in G.U. la legge di conversione. Cosa cambia per il bonus elettrodomestici green

Eliminato il requisito di “elettrodomestico di classe di efficienza energetica uguale o maggiore alla classe B”. Previsto l’obbligo dello smaltimento dell’elettrodomestico di classe inferiore rispetto a quello acquistato. Si dovrà utilizzare un’apposita piattaforma informatica gestita da PagoPa

mercoledì 30 aprile 2025 - Alessandro Giraudi

bonus elettrodomestici Foto di Jean van der Meulen da Pexels

Sulla Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 98 del 29 aprile è pubblicata la legge di conversione 24 aprile 2025, n. 60 del Decreto Bollette - decreto-legge 28 febbraio 2025, n. 19 recante: «Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio e il rafforzamento delle sanzioni delle Autorità di vigilanza.».

Entrata in vigore oggi 30 aprile 2025, questa legge di conversione del Decreto Bollette modifica la disciplina delle comunità energetiche rinnovabili, la normativa per la remunerazione della produzione di energia elettrica da Fer, e introduce anche modifiche al Testo Unico Rinnovabili (LEGGI TUTTO).

Cosa cambia per il bonus elettrodomestici green

Per quanto riguarda il bonus elettrodomestici green, previsto dalla legge di bilancio 2025 (legge 207/2024), ricordiamo che esso prevede, per un solo elettrodomestico, la concessione di un contributo non superiore al 30% del costo di acquisto dell'elettrodomestico e comunque per un importo non superiore a 100 euro per ciascun elettrodomestico, elevato a 200 euro se il nucleo familiare dell'acquirente ha un valore dell'indicatore della situazione economica equivalente, stabilito ai sensi del regolamento di cui al Dpcm 5 dicembre 2013, n. 159, inferiore a 25.000 euro annui.

L'articolo 1, comma 3 -bis della Legge Bollette modifica i commi 107 e 109 dell'art. 1 della legge di bilancio 2025. Ricordiamo che il comma 107 così recitava: “107. Al fine di sostenere la competitività del sistema produttivo industriale e dei relativi livelli occupazionali e di favorire l'incremento dell'efficienza energetica nell'ambito domestico, la riduzione dei consumi attraverso la sostituzione dei grandi elettrodomestici ad uso civile e il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti attraverso il riciclo, è concesso agli utenti finali, per l'anno 2025, un contributo per l'acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe energetica B, prodotti nel territorio dell'Unione europea, con contestuale smaltimento dell'elettrodomestico sostituito”. Il comma 109 così recita: “109. Per le finalità di cui al comma 107 è istituito, nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy, un fondo con una dotazione pari a 50 milioni di euro per l'anno 2025. Il contributo è attribuito a valere sulle risorse del fondo nel limite dello stanziamento autorizzato, che costituisce limite massimo di spesa.

La Legge Bollette sostituisce al comma 107, le parole da: «non inferiore alla nuova classe energetica B, prodotti nel territorio dell’Unione europea con contestuale smaltimento dell’elettrodomestico sostituito» con le seguenti: «, individuati con il decreto di cui al comma 110 e prodotti in uno stabilimento collocato nel territorio dell’Unione europea, con corrispondente smaltimento dell’elettrodomestico sostituito di classe energetica inferiore a quella dell’elettrodomestico di nuovo acquisto». Al comma 109 sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «La gestione del contributo è operata mediante la piattaforma informatica di cui all’articolo 28 -bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, gestita dalla società PagoPA S.p.a. Le attività istruttorie, di verifica, controllo e gestione delle risorse finanziarie sono svolte dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia. I predetti gestori operano sulla base di convenzioni stipulate con il Ministero delle imprese e del made in Italy, nelle quali è ripartito il compenso spettante a ciascun gestore, comunque nel limite complessivo del 3,8 per cento a valere sulle risorse di cui al presente comma».

Dunque, è eliminato il requisito di “elettrodomestico di classe di efficienza energetica uguale o maggiore alla classe B” ed è demandato ad un apposito decreto interministeriale il compito di stabilire l’individuazione degli elettrodomestici ad elevata efficienza energetica nonché i criteri, le modalità e i termini per l’assegnazione del contributo. Inoltre, è previsto l’obbligo dello smaltimento dell’elettrodomestico di classe inferiore rispetto a quello acquistato. Per quanto concerne l'aspetto operativo, si dovrà utilizzare un’apposita piattaforma informatica gestita da PagoPa.

Leggi anche: “È legge il Decreto Bollette: tutte le novità per le rinnovabili e le comunità energetiche

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