La criminalità nei cantieri non è più un rischio isolato, ma è diventata un problema economico che rischia di minare la fondamenta della transizione energetica e della modernizzazione delle infrastrutture critiche del nostro Paese. Si tratta di un’organizzazione sempre più ramificata, impattante e all’avanguardia, che agisce con metodi High Tech, causando ritardi nei progetti (38%) con un danno economico significativo sull’intera catena di approvvigionamento. A lanciare l’allarme è BauWatch, azienda specializzata nel settore della sicurezza e delle soluzioni per la videosorveglianza mobile, che ha da poco presentato il suo “Crime Report 2025”, basato su un’indagine condotta su 3.900 imprese europee del settore edile in Europa, 500 delle quali italiane.
“Affrontare la criminalità nei cantieri non significa solo proteggere la proprietà, si tratta di salvaguardare il futuro dello sviluppo delle infrastrutture. Ecco perché, a fronte di una vera e propria guerriglia tecnologica, BauWatch è in prima linea per aiutare le aziende del settore edile a fronteggiare le azioni di una criminalità sempre più organizzata e insidiosa. Le torri di videosorveglianza mobile con deterrenti come la luce verde e gli altoparlanti e l’implementazione delle tecnologie più avanzate, tra cui l’intelligenza artificiale, per verificare, analizzare e agire gli allarmi consentono alle imprese edili di proteggere efficacemente i loro cantieri”, commenta Laura Casparrini, Managing Director di BauWatch Italia.
Criminalità edile in aumento in tutt’Europa
Furti ed effrazioni sono in crescita nei cantieri di tutta Europa, Austria (71%) e Francia (71%) registrano gli aumenti più elevati, ma anche Italia (44%) e Polonia (34%) mostrano tassi di crescita molto significativi. Per arginare i danni al settore – che secondo le stime della European Rental Association (ERA), in Europa ammontano a 1,5 miliardi di euro l’anno - sono necessarie azioni coordinate, una migliore condivisione delle informazioni e un miglioramento delle misure protettive.
Operazioni coordinate a opera di professionisti
Nel nostro Paese il 73% delle aziende del settore edile percepisce la criminalità come sofisticata e professionale, dotata di metodi all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico; alla regia di operazioni coordinate (32%), con reti organizzate (24%), tattiche più furtive (23%) e un mix più ampio di reati (20%).
Metodi High-Tech: dall’Hacking agli attacchi informatici
Nel 50% dei casi gli intervistati italiani dichiarano che le azioni criminali sono state condotte con tattiche “High Tech”, come l’Hacking o disabilitazione dei sistemi di sicurezza (38%), operazioni più coordinate e organizzate (32%), crimini diversificati (20%), attacchi informatici contro le imprese di costruzione (15%); clonazione o hacking delle credenziali di accesso digitali (14%). E non mancano i disturbi GPS (14%), l’utilizzo di droni per la sorveglianza o la ricognizione (13%), i crimini assistiti dall’interno (12%) e le frodi o impersonificazioni basate sull'AI (10%).
“In questo scenario allarmante, che vede una costante crescita della criminalità High Tech nei siti di costruzioni, BauWatch continuerà a sostenere le aziende con soluzioni innovative, monitorando le tendenze emergenti e collaborando con gli stakeholder del settore per migliorare la protezione degli asset strategici. Grazie ai nostri expertise e al successo di oltre 40 mila progetti internazionali, faremo la differenza nella sfida per neutralizzare le minacce in continua evoluzione, garantendo che i progetti infrastrutturali e edili siano protetti da intrusioni non autorizzate ”, ha concluso Laura Casparrini.
BauWatch sarà fra i protagonisti di
SAIE 2025, la fiera di riferimento per il settore delle costruzioni, che si terrà a
Bari dal
23 al 25 ottobre 2025 alla
Fiera del Levante. L'azienda sarà presente in Fiera con uno spazio espositivo dedicato al Padiglione 19 – Area Esterna 47 (Stand A07 – E08).