Questa decisione è stata presa per un semplice motivo: secondo gli Stati, le associazioni del consumatori e l'industria due anni sono il tempo necessario per immettere nuovi prodotti più efficienti sul mercato e offrire così ai consumatori la possibilità di poter scegliere la migliore lampada possibile.
Inoltre, il maggior tempo a disposizione consentirà nel mentre una caduta dei prezzi della lampadine a led, il che potrebbe voler dire un risparmio a consumatore fino a 100 euro per lampada.
IL PARERE DI LEGAMBIENTE. Secondo Legambiente la decisione di allungare i tempi di messa al bando delle lampadine alogene di classe C e inferiore, congela un importante e atteso provvedimento che garantirebbe ai cittadini risparmi per 6,6 miliardi di euro in bolletta. Inoltre, lo stop al provvedimento rallenterebbe la transizione del mercato verso le luci a Led (leggi qui).
8,6 MLD DI EURO DI MANCATI RISPARMIO ENERGETICI. Dello stesso parere anche Clasp, gruppo operativo negli standard energetici, che in uno studio ha previsto in questi due anni di slittamento un costo di 8,6 miliardi di euro in termini di mancati risparmi energetici.
Lo studio, preparato per la Commissione europea, indica progressi più veloci, per le lampadine a Led, rispetto alla tabella di marcia stilata dall'Ue a metà del 2013, sia in termini di costi che di performance. Il costo delle lampadine a Led prese in esame per l'indagine varia tra i 6,16 e i 28,42 euro, contro un prezzo medio di poco più di due euro per una lampadina alogena di pari potenza. Per produrre la stessa luce, tuttavia, le alogene consumano dieci volte più elettricità rispetto ai Led.
La proposta di estendere la vendita delle lampadine alogene in Europa dal 2016 al 2018 - si legge nel rapporto - può ritardare ulteriormente l'introduzione di un'illuminazione efficiente in Europa.