Un nuovo modo di abitare le aree rurali, dove architettura e agricoltura si fondono in un ecosistema sociale sostenibile: è questa la visione alla base di Land-CR.AF.T.ED, il progetto firmato da C+S Architects, guidato da Maria Alessandra Segantini. L’intervento, destinato all’area di Santo Stefano nel comune di Peccioli (Pisa), propone un modello innovativo di micro-farming e edilizia sociale che reinterpreta in chiave contemporanea la storica cascina toscana.
Un masterplan circolare che unisce comunità ed ecologia
Il progetto concepisce un piccolo insediamento rurale organizzato secondo un masterplan circolare, pensato per favorire relazioni, scambi e una gestione condivisa delle risorse. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento delle campagne, restituendo centralità alla vita agricola e creando un ambiente capace di coniugare inclusione sociale, rigenerazione ambientale e autosufficienza produttiva.
In quest’ottica, architettura e natura non sono elementi distinti ma parti di un’unica struttura: bacini irrigui, zone coltivate, percorsi pedonali e superfici rinaturalizzate dialogano con le nuove abitazioni per dare forma a un vero e proprio microcosmo comunitario.
Dodici residenze prefabbricate ispirate alla tradizione toscana
L’intervento prevede la realizzazione di dodici unità abitative prefabbricate, costruite in legno e terra cruda, materiali che garantiscono basso impatto ambientale ed elevata efficienza energetica. I volumi reinterpretano le case coloniche toscane utilizzando anche tecniche innovative come la stampa 3D.
Le abitazioni, comprese tra 80 e 130 metri quadrati, sono progettate come micro-fattorie: ogni modulo è racchiuso da un recinto in terra cruda che definisce uno spazio coltivabile privato, favorendo un modello di vita integrato con la produzione agricola.
Pixel-farming: biodiversità come risorsa
Un elemento chiave del progetto è il pixel-farming, un metodo agricolo che combina biodiversità e produttività. L’idea è quella di suddividere le superfici coltivate in “pixel” destinati a differenti varietà colturali, creando un mosaico eterogeneo capace di migliorare la resilienza del suolo, ridurre l’impatto ambientale e garantire una produzione diversificata.
Questo approccio permette agli abitanti di coltivare cibo di qualità, condividere saperi e costruire relazioni sociali attraverso attività agricole comuni.
Un nuovo paradigma per le aree rurali
Land-CR.AF.T.ED mira a trasformare l’abitare rurale in un atto collettivo e rigenerativo, valorizzando territori spesso marginalizzati dall’urbanizzazione e dal calo demografico. Le case prefabbricate, intese come kit riciclabili, seguono un approccio circolare che riduce sprechi e favorisce la flessibilità nel tempo.
Il progetto punta inoltre alla creazione di una comunità multietnica, luogo di scambio culturale e di interazione tra persone provenienti da contesti diversi, accomunate dalla volontà di instaurare un rapporto rinnovato con la terra e tra loro.
La visione di Segantini
Maria Alessandra Segantini sottolinea come il progetto nasca dalla volontà di costruire un modello di architettura che vada oltre la semplice edificazione: un’architettura in grado di generare relazioni, tutelare l’ambiente e offrire dignità e futuro ai territori rurali.