La IV commissione (Governo del territorio) del Consiglio regionale della Sardegna ha approvato, a maggioranza, l’articolato del Disegno di legge n. 83 (in allegato), licenziato dalla Giunta, che riordina e coordina la normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al Salva Casa - decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105.
La votazione finale è stata sospesa in attesa del parere del Cal.
“Abbiamo votato contro – ha spiegato il vice presidente della IV commissione, Franco Mula (FdI) – perché di tutte le osservazioni presentate dalla minoranza e proposte nel corso delle audizioni poco è stato accolto e, anzi, in alcuni passaggi il disegno di legge è più restrittivo del Testo unico in materia edilizia (380 del 2001, aggiornato dalla legge n. 105 del 2024). Ci siamo riservati di presentare gli emendamenti, chiederemo i dieci giorni per la relazione di minoranza e in aula daremo battaglia”.
Il disegno di legge chiarisce tra l’altro la portata paesaggistica della disciplina del vincolo di inedificabilità totale nei 300 metri dalle zone umide e il concetto di difformità totale delle opere. Sono indicati poi i casi di Scia (segnalazione certificata di inizio attività), le attività a edilizia libera, la definizione di intervento edilizio e le opere consentite negli immobili oggetto di condono edilizio.
Particolare attenzione all’articolo 7 quater per l’agibilità degli immobili e per le deroghe ai requisiti igienico sanitari e per le altezze ammesse, che in alcuni casi si fermano a 240 centimetri.
Lavoro di pulizia normativa anche alla luce della giurisprudenza
Il 2 aprile scorso la quarta commissione del Consiglio regionale ha ricevuto in audizione l’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda e il direttore generale dell’Urbanistica Antonio Sanna. L’esponente della Giunta Todde ha spiegato il lavoro di pulizia normativa svolto dagli uffici anche alla luce della giurisprudenza e ha aggiunto: “La Corte costituzionale ha più volte sottolineato la necessità di armonizzare la legge regionale 23 con il testo unico dell’edilizia. Lo stiamo facendo, inserendo anche le previsioni della legge Salva Casa e pensiamo di aver elaborato alla fine un testo di semplice interpretazione”.
Il parere dei geologi sardi
Ascoltati in audizione sul disegno di legge n. 83, i rappresentanti dell’Ordine dei geologi della Sardegna hanno evidenziato delle criticità nel testo. Tra queste, la mancanza della citazione del piano idrogeologico della Sardegna e dei richiami ai regimi di tutela idrici di acque superficiali e sotterranee; le relazioni asseverate, che semplificherebbero troppo il fascicolo istruttorio; l’eliminazione della citazione della normativa antisismica. Da migliorare anche la definizione del concetto di sagoma. Positiva, invece, la possibilità di sanare piccole difformità, anche nell’ottica delle prossime direttive europee sulla qualità.