Il nuovo ospedale provato CUF Tejo è la perfetta sintesi tra i settant’anni di esperienza in ambito assistenziale del gruppo José de Mello Saúde (società conglomerata portoghese che opera in diversi settori tra cui l’ambito sanitario) e di un progetto di ricerca strutturato sulle best practice a livello internazionale coinvolgendo una vasta gamma di professionisti del settore sanitario e non. In questo processo realizzativo sono confluite inevitabilmente conoscenze ai principali temi che colpiscono la salute delle persone nella società odierna tra cui l’aumento delle malattie croniche, l’invecchiamento della popolazione e l’emergere di nuove patologie sempre più frequentemente. Non a caso il concept di progetto si basa su tre principi fondamentali:
- un ospedale progettato per le malattie del futuro;
- una struttura incentrata sui suoi utenti e sulle persone;
- un’infrastruttura incentrata sulla ricerca e sulla formazione e crescita professionale.
Essendo un centro di cura progettato per le malattie del futuro, l’approccio medicale è multidisciplinare con una infrastruttura fisica e tecnologica pensata fin dall’inizio per promuovere l’interazione e la contaminazione disciplinare tra diversi professionisti sanitari.
L’ospedale è dotato di tecnologia clinica all’avanguardia, altamente differenziata e complessa, sia per la diagnosi che per la terapia. L’utilizzo di macchinari così sofisticati risulta ancora una sfida per la progettazione ospedaliera su diversi livelli: da un lato vanno tenute in considerazione le problematiche relative alla gestione spaziale e strutturale di questi oggetti all’interno dell’edificio; dall’altro risultano una sfida per quanto riguarda la continua gestione e manutenzione che risulta necessaria periodicamente; e infine non da meno vi è sempre la necessità di far convivere l’alta tecnologia ospedaliera e gli utenti realizzando spazi il più possibile piacevoli e umanizzati sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.
Degno di nota è l’approccio che l’ospedale ha verso i proprio dipendenti, infatti incentiva fortemente lo sviluppo professionale del personale cercando di integrare le attività di formazione e ricerca nel lavoro quotidiano dei team clinici grazie anche alla tecnologia 3D e alla realtà aumentata, garantendo comunque ai propri operatori spazi per il tempo libero e la decompressione dal lavoro, sfruttando anche le aree circostanti e la sua posizione strategica all’interno della città di Lisbona. Il fronte principale dell’ospedale, infatti, affaccia direttamente su un giardino semipubblico e sul panorama del fiume Tejo e del Ponte de 25 de Aprile che collega la città alla zona panoramica di Almada.
COMPOSIZIONE DELL’EDIFICIO
Il nuovo Ospedale CUF Tejo è costituito da 4 piani interrati e 6 fuori-terra. Il parcheggio interrato ha la capacità di 200 posti auto dedicati al pubblico e 555 posti auto privati di cui 7 destinati alle autoambulanze. Inoltre sono presenti ulteriori 7 posti esterni, nelle vicinanze dell’ingresso al parcheggio, destinati sempre alle autoambulanze, raggiungendo così un totale complessivo di 762 posti.
Al primo piano interrato, oltre all'area di carico e scarico, situata a est e con accesso indipendente, si trovano tutte le aree tecniche, di approvvigionamento e di manutenzione dell'ospedale. Questo piano ospita anche laboratori e aree cliniche ospedaliere, che, a causa della loro natura specifica, devono essere situate necessariamente sotto il livello del suolo.
Nei piani superiori al livello del piano terra, l'ospedale ha un volume vicino a Av. 24 de Julho dedicato alle attività diurne, a sud un ampio edificio a due piani che ospita le aree della piastra sanitaria quali la diagnostica per immagini, il blocco operatorio e day surgery, la terapia intensive, ecc.
Al secondo piano si trovano le aree didattiche, amministrative, la cappella e il refettorio. Queste aree sono incorniciate da un ampio giardino esterno, mentre nei piani superiori a sud, sono state progettate le aree di degenza per ogni livello su stecche a sbalzo, per ospitate un totale di 215 letti per pazienti ricoverati, suddivisi in 143 camere doppie e singole.
ARCHITETTURA E RELAZIONE CON IL CONTESTO
Un’analisi dell’edificio dal punto di vista funzionalista dell’approccio al progetto ci porta ad identificare tre modalità distinte di utilizzo dello spazio edificato:
- come un insieme costruito;
- come uno spazio da osservare all’interno del contesto circostante;
- come un’unità ospedaliera all’avanguardia.
In termini di accoglienza sono state create le condizioni necessarie di comfort e di utilizzo che trasformano questo ospedale in uno spazio abitato. Il fatto che si tratti di uno spazio privato con utilizzo pubblico, seppur limitato, sottolinea la necessità che il progetto sia in grado di generare soluzioni che soddisfino standard di alta qualità e, al contempo, configurino un sistema con una capacità sufficiente per supportare usi più intensivi e caratteristiche di utilizzo pubblico.
I principali destinatari dello spazio ospedale sono ovviamente tutte le persone che utilizzano l’ospedale stesso, compresi perciò anche tutti i professionisti sanitari che lavorano al suo interno. In modo semplificato nella composizione architettonica dell’edificio si possono identificare due aspetti distinti: la costituzione di uno “sfondo scenico” che inquadra gli ambienti generati dalla continuità delle facciate a livello stradale e la composizione di un elemento plastico, una scultura da osservare dall’alto, dai punti di vista panoramici situati nelle aree più alte della città e dal Ponte 25 de Abril.
Il modo in cui è stato trattato lo spazio frontale dell’edificio e le sue caratteristiche tecnologiche entrano in diretta relazione influenzando conseguentemente i percorsi pedonali che tagliano il giardino frontale. Questo spazio funzionale, è risultato strettamente vitale a causa della configurazione urbana del lotto.
INVOLUCRO DI FACCIATA
In termini architettonici, questo edificio è chiaramente il risultato di quella che può essere definita una corrispondenza totale tra forma e funzione. Con volumi molto puliti, privi di qualsiasi elemento costruttivo non chiaramente necessario, l’edificio è composto da tre tipologie fondamentali di facciata:
- la prima sul lato sud è costituita da pannelli di parete in cemento con finestrature che danno direttamente sul giardino esterno;
- la seconda, sui lati est ed ovest, è costituita da finestrature trasparenti e/o opalescenti, protette da fasce marcapiano, che assolvono la funzione di schermatura orizzontale, rivestite da pannelli in cemento bianco. Questa soluzione smaterializza questi volumi perpendicolari all'Av 24 de Julho e conferisce leggerezza e smaterializza l'intero complesso;
- la terza, a nord, sul volume principale, presenta una composizione di linee pure ed ortogonali, in cui le metriche delle aperture si integrano con il rigore delle pareti di cemento bianco a vista.
L'intera composizione ha dunque cercato di creare un'immagine di unità nel trattamento dello spazio, con una grande diversità di situazioni che permettono di valorizzare fortemente l'immagine complessiva.
L'interrelazione tra spazi costruiti, spazi aperti e i materiali da utilizzare risulta cruciale nella composizione architettonica dell’edificio. In termini di composizione generale i progettisti son riusciti a garantire che ciascuno degli spazi e degli elementi architettonici fosse caratterizzato in modo semplice e memorabile, oltre che ad essere attraente per l’utente