A circa due settimane dal via libera arrivato dal ministro Speranza durante la Conferenza Stato-Regioni, anche il Lazio si aggiunge alla lista delle regioni che hanno deliberato per consentire di effettuare tamponi antigenici rapidi e test sierologici in farmacia. Perché questo sia possibile sono necessari però ancora alcuni passaggi: serve “la determinazione dell'operatività da parte delle rappresentanze delle farmacie e della Regione, con la "definizione dei capitolati tecnici sulle modalità di adesione e di collegamento al portale regionale di sorveglianza sanitaria”.
Tamponi rapidi e test sierologici in farmacia, ecco come funziona
Come riporta Farmacista33, la possibilità di effettuare tamponi antigenici e test sierologici nelle farmacie del Lazio si deve alla determina della regione n. 413092, che recepisce l'Accordo tra Amministrazione e Associazioni di categoria delle farmacie convenzionate. La partecipazione delle farmacie è su base volontaria, ma occorrerà darne comunicazione alle strutture sanitarie. Per quanto riguarda, in particolare, il tampone antigenico rapido è possibile il supporto di personale sanitario. L'approvvigionamento dei test avviene da parte delle farmacie – saranno le Associazioni di categoria, attraverso le strutture della distribuzione intermedia, a individuare i test più appropriati – ed è previsto un costo predefinito a carico del cittadino, che non potrà essere superiore a 20 euro per il test sierologico e a 22 per il tampone antigenico.
L'attività sarà svolta su prenotazione, in uno spazio dedicato e separato all'interno della farmacia, possibilmente con percorsi dedicati all'ingresso e all'uscita per i pazienti. In assenza di locali adeguati, sarà possibile eseguire i test durante l'orario di chiusura o all'esterno, anche su suolo pubblico, per esempio con gazebo o camper appositamente allestiti. Le modalità di esecuzione devono “garantire la sicurezza per l'utenza e per il personale sanitario coinvolto, valutando anche l'utilizzo di barriere in plexiglas per separare operatore e cittadino.È possibile organizzare anche il servizio domiciliare - sia per il test sierologico sia per quello antigienico.”
Nel caso del test sierologico, è il cittadino a eseguirlo seguendo le istruzioni del farmacista. Il referto verrà consegnato fuori dalla farmacia o per e-mail, se richiesto, e in caso positivo saranno fornite le indicazioni da seguire (in entrambi i casi il cittadino dovrà essere sottoposto a tampone molecolare di conferma e inviato al drive-in con ricetta Dem del medico di medicina generale o del pediatra, ma per il tampone antigenico il farmacista dovrà inoltrare comunicazione all'Asl tramite sistema.”