Nel cuore delle Alpi Apuane, dove il marmo è storia e identità, prende vita il Carrara District, un nuovo polo multidisciplinare pensato per unire competenze, creatività e saperi produttivi. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Franchi Umberto Marmi (FUM), Poltrona Frau e Interni Now, con l’obiettivo di trasformare la materia lapidea in un’esperienza contemporanea che coinvolge architettura, arte e design.
Un distretto che connette territorio, talento e imprese
Il Carrara District si presenta come un ecosistema aperto, capace di mettere in rete professionisti, aziende e creativi provenienti da ambiti differenti. Architetti, designer e artisti sono invitati a dialogare e collaborare in un contesto che valorizza tanto la tradizione locale quanto le visioni internazionali.
La materia è il filo conduttore: dalla pelle, protagonista dello spazio Poltrona Frau, al marmo trattato da FUM come un materiale vivo, da comprendere, modellare e innovare.
FUM Academy e Interni Now: formazione e progetto al centro
Elemento chiave del distretto è la FUM Academy, che negli ultimi anni ha avviato corsi, workshop e percorsi di ricerca dedicati ai professionisti e alle nuove generazioni del progetto. L’obiettivo è trasmettere conoscenze tecniche di alto livello e stimolare nuove letture della materia.
Accanto alla dimensione formativa, Interni Now svolge un ruolo cruciale come showroom e centro di progettazione, con una forte attenzione alla qualità costruttiva e ai linguaggi del design contemporaneo.
Arte e materia: un percorso espositivo diffuso
Il distretto ospita tre gallerie interne e un particolare Open Sky Quarrel, un caveau a cielo aperto dove trovano spazio sculture monumentali e installazioni d’autore. Un luogo pensato per raccontare la forza espressiva del marmo, ma anche per accogliere eventi, incontri culturali e progetti realizzati su misura per professionisti e aziende.
Il marmo come “pietra viva”: più di 100 varietà e lavorazioni d’eccellenza
Il Carrara District custodisce oltre 100 tipologie di marmo, dal Bianco C al Calacatta Super Gold, dal Portoro al Cipollino. Una vera e propria “biodiversità litica” che permette ai progettisti di esplorare possibilità materiche uniche per texture, colore e resa strutturale.
I laboratori visitabili rappresentano il cuore produttivo del distretto, dove è possibile assistere ai processi di lavorazione, alla selezione delle lastre e alle tecnologie più avanzate per la valorizzazione del materiale.
Un ruolo centrale è svolto dal Recovery Stone, l’area dedicata ai passaggi fondamentali della filiera, progettata per ottenere il massimo dalla materia prima. Tra le innovazioni spicca anche Robotor, un sistema di robotica applicata alla scultura che permette lavorazioni estremamente precise e sicure, unendo tecnologia avanzata e sensibilità artistica.
Un luogo vivo che racconta il territorio
«Con il Carrara District abbiamo voluto creare un luogo che non fosse solo vetrina, ma un’espressione autentica del nostro territorio e della cultura del marmo», ha affermato Bernarda Franchi, vicepresidente di Franchi Umberto Marmi. «Un progetto aperto, dove impresa, formazione, arte e innovazione dialogano tra loro».
Il Carrara District si propone così come un nuovo punto di riferimento per chi desidera esplorare il marmo non solo come materiale, ma come linguaggio culturale, tecnico e creativo capace di reinterpretare il futuro del progetto.