Il GSE informa che, al 28 febbraio 2015, risultano attivati per il Conto Termico 8.750 contratti, per un incentivo lordo totale di 27,65 milioni di Euro e un impegno di spesa annua cumulata per l’erogazione degli incentivi 2015 di circa 15,7 milioni di Euro.
FONDI ANCORA DISPONIBILI. La disponibilità di fondi è considerevole: complessivamente 900 milioni di euro di spesa annua cumulata, di cui 200 milioni per interventi realizzati o da realizzare da Amministrazioni pubbliche, e 700 milioni per interventi realizzati da privati. Ad oggi, solo una parte minima di tale disponibilità è stata intaccata: meno del 2% nel 2014 e anche per il 2015 rimane un’ampia disponibilità, superiore al 90% del contingente di spesa annua cumulata. Il valore degli incentivi dipende dalla tipologia di intervento e, in ogni caso, non può mai superare il 65% della spesa sostenuta per gli interventi.
Per gli interventi di categoria 1 riservati alle PA, l’incentivo vale fino al 40% delle spese ammissibili sostenute, nel rispetto di specifici limiti unitari di costo e di incentivo complessivo erogato. L’incentivo è ripartito in 5 rate annuali costanti, ma con le novità introdotte in applicazione del D.Lgs. 102/14, l’erogazione avviene in unica soluzione
se il soggetto responsabile dell’intervento è una PA (per le ESCO rimangono invece 5 rate).
Per gli interventi di categoria 2, l’incentivo è calcolato sulla producibilità presunta di energia termica (in funzione della tecnologia, della taglia e della zona climatica), che è valorizzata con tariffe dipendenti dalla tecnologia e dalla taglia. Per i generatori di calore a biomassa sono previsti coefficienti premianti in relazione a valori bassi di emissioni di polveri sottili. L’incentivo è ripartito in 2 o 5 rate annuali costanti, in funzione della taglia. Anche in questo caso, solo se il soggetto richiedente è una PA, l’erogazione avviene in unica soluzione. Infine, se l’incentivo non supera i 600 Euro complessivi, l’erogazione è in unica rata.
APPLICAZIONE. Ricordiamo che gli interventi incentivati dal Conto riguardano principalmente il settore civile (residenziale e terziario) con incursioni nei comparti dell’agricoltura in serra e della produzione di calore di processo, rispettivamente per applicazioni di generatori a biomassa e di solare termico. Sono incentivabili due categorie di interventi:
- di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti attraverso il miglioramento delle caratteristiche prestazionali dell’impianto (installazione di caldaie a condensazione) e dell’involucro edilizio opaco e trasparente (isolamento di muri e coperture, sostituzione di chiusure finestrate, ecc.) anche con l’utilizzo di sistemi schermanti;
- di produzione di energia termica da fonti rinnovabili, insieme con sistemi ad alta efficienza: installazione di pompe di calore, anche geotermiche; caldaie e apparecchi a biomassa; impianti solari termici, anche con solar cooling.
Gli interventi impiantistici sono sempre in sostituzione di generatori esistenti, salvo per i generatori a biomassa installati da aziende agricole e gli impianti solari termici che possono essere nuove installazioni. Agli incentivi del Conto possono accedere le amministrazioni pubbliche per la realizzazione degli interventi nell’ambito di entrambe le categorie, e i privati (cittadini, condomini, imprese, onlus) per la realizzazione dei soli interventi nella categoria 2.