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Conto Termico 3.0, quando arriva il decreto? Il MASE (non) risponde a un'interrogazione

La risposta della viceministra Gava ha lasciato insoddisfatti gli interroganti. “La rappresentante del Governo evita di rispondere a una domanda precisa su quando sarà adottato il decreto ministeriale per rendere finalmente operativo il Conto termico 3.0” ha commentato il deputato Cappelletti (M5S)

giovedì 5 giugno 2025 - Alessandro Giraudi

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Con una lettera dell'8 aprile 2025, il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha rappresentato al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, e alla viceministra Vannia Gava, la preoccupazione di molti colleghi sindaci in riferimento al ritardo nella pubblicazione del decreto relativo al meccanismo di incentivazione cosiddetto Conto Termico 3.0

“Il Conto Termico rappresenta uno degli strumenti incentivanti più utilizzati dagli enti locali e con risultati ottimali, ha costituito una leva utile per gli interventi PNRR e continua ad essere considerato tale nei diversi contesti regionali in cui le misure FESR riguardanti l’efficientamento energetico degli edifici pubblici richiedono un cofinanziamento e un supporto ulteriore”, ha scritto Manfredi nella lettera. “Per tale ragione in diversi territori, come il Veneto o l’Emilia-Romagna, il rischio che le amministrazioni comunali perdano risorse importanti per efficientare il proprio patrimonio sta generando da settimane un crescente malcontento. In considerazione di ciò, Vi chiedo un Vostro autorevole intervento affinché vi sia una accelerazione dell’iter di approvazione e che si tenga conto delle istanze degli enti locali trasmesse dall’ANCI”, ha concluso la missiva. 

Interrogazione al MASE e risposta del viceministro Gava

Questa lettera del presidente dell'Anci è citata in una recente interrogazione del M5S firmata il 27 maggio, alla quale ha risposto in commissione Attività produttive della Camera la viceministra dell’ambiente e la sicurezza energetica Vannia Gava. “Con l'adozione del decreto di aggiornamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico 16 febbraio 2016, cosiddetto «Conto Termico 3.0», si intendono disciplinare le misure relative all'incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili”, ha ricordato Gava. 

Lo schema di decreto è stato trasmesso il 25 febbraio 2025 dall'ufficio di Gabinetto del MASE al Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DAR), ai fini dell'acquisizione dell'intesa da parte della Conferenza Unificata, ai sensi dell'articolo 10, comma 2 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199.
  
Lo scorso 7 marzo 2025, il DAR ha convocato una riunione tecnica con le regioni, ANCI e altre amministrazioni centrali interessate. In pari data, il DAR ha trasmesso al MASE le osservazioni e le proposte emendative del Coordinamento Tecnico della Commissione Energia, mentre in data 14 marzo 2025 sono state inviate le osservazioni e le proposte emendative di ANCI.

Un secondo aggiornamento delle osservazioni del Coordinamento Tecnico della Commissione Energia, sostitutivo di quelle precedenti, è stato trasmesso il 19 marzo 2025, dal DAR al MASE.

In data 12 maggio l'ufficio di Gabinetto del MASE ha trasmesso al DAR le controdeduzioni alle osservazioni pervenute dalle regioni e da ANCI
”. 

Il viceministro ha segnalato infine che “giovedì 22 maggio 2025 si è tenuta una successiva riunione tecnica sempre con la partecipazione delle regioni, dell'ANCI e delle altre amministrazioni centrali competenti a seguito alla quale le regioni hanno provveduto a trasmettere, in data 27 maggio, ulteriori integrazioni alle osservazioni già pervenute.

Al fine del proseguo dell'iter istruttorio, il MASE resta inoltre in attesa del parere tecnico da parte del Ministero dell'economia e delle finanze.

Una volta adottato il provvedimento sarà cura del MASE intraprendere ogni iniziativa utile, per quanto di competenza, al fine di rendere operativo il nuovo decreto
”, ha concluso Gava. 

Il primo firmatario dell'interrogazione, il deputato Enrico Cappelletti (M5S), ha replicato dichiarandosi “non soddisfatto di quanto esposto dalla rappresentante del Governo che evita di rispondere a una domanda precisa su quando sarà adottato il decreto ministeriale”. Inoltre, ha osservato che “pur considerando che l’iter per la sua adozione comporta responsabilità condivise tra più parti, ad oggi resta il fatto che c’è l’ennesimo ritardo nell’adottare un provvedimento che interessa la decarbonizzazione e che potrebbe ridurre le bollette a carico dei cittadini e delle imprese. C’è una certa coerenza, nel predetto ritardo, con tutta una serie di precedenti provvedimenti che invece di andare verso una riduzione del costo delle bollette le hanno, al contrario, fatte aumentare. Nonostante il presidente del Consiglio dei ministri abbia dichiarato solo ieri (il 27 maggio 2025, ndr) in Confindustria che quella energetica resta la questione centrale per il Paese, sembra che in effetti ogni provvedimento preso dall’Esecutivo vada incontro solo alle esigenze del settore che produce e utilizza energia di origine fossile”. 

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