Oltre 200 esperti da tutta Europa hanno partecipato al Forum Europeo Sistema a Cappotto 2025, organizzato da EAE (European Association for ETICS) e Cortexa, il progetto associativo di riferimento in Italia per il Sistema a Cappotto.
L’evento, giunto alla settima edizione dell’EAE ETICS Forum, ha rappresentato un momento chiave di confronto sull’evoluzione del mercato, sull’attuazione della Direttiva europea EPBD (Energy Performance of Buildings Directive) e sulle prospettive dell’edilizia sostenibile.
Il mercato del Sistema a Cappotto continua a crescere in tutta Europa: +16,4% tra il 2020 e il 2024, con un aumento da 184,4 a 214,6 milioni di metri quadrati installati.
Un dato che conferma il ruolo di questa tecnologia come soluzione strategica per ridurre consumi energetici e emissioni nel settore delle costruzioni.
Italia: 69% dei consumi energetici degli edifici dovuto a riscaldamento e raffrescamento
Nel contesto italiano, i consumi energetici degli edifici rappresentano oltre il 40% del totale nazionale, e il 69% è ancora legato a riscaldamento e raffrescamento.
“Dobbiamo fare in modo che l’involucro edilizio smetta di sprecare energia: il Sistema a Cappotto è il principale alleato, nel breve e nel lungo termine,” ha dichiarato Ralf Pasker, Managing Director di EAE.
Pasker ha ricordato anche i progressi italiani in tema di povertà energetica: nel 2024 solo l’8,6% della popolazione non ha potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione, contro il 17% del 2015. Un miglioramento attribuibile anche agli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica, che hanno favorito la diffusione delle tecnologie di isolamento termico.
Nonostante la fine dei superbonus più generosi, il mercato italiano del Sistema a Cappotto nel 2025 si mantiene stabile, con 26 milioni di metri quadri installati, ben sopra ai livelli pre-pandemia (17 milioni nel 2020).
Allarme competenze: -62% di installatori certificati rispetto al 2022
Uno dei temi più critici emersi durante il Forum riguarda la carenza di manodopera qualificata.
Il numero di installatori con competenze certificate secondo la norma UNI 11716 è crollato del 62% rispetto al 2022, evidenziando una carenza strutturale di imprese in grado di garantire la posa corretta dei sistemi isolanti.
Per Stefano Deri, Presidente di Cortexa, questa situazione “rappresenta una sfida prioritaria per l’intera filiera. La nuova EPBD chiede a tutti i Paesi europei di migliorare significativamente l’efficienza del costruito. Ma questo obiettivo può essere raggiunto solo con qualità, formazione e trasparenza. Serve una strategia di lungo periodo che unisca imprese, professionisti e istituzioni.”
L’indagine Cortexa: efficienza energetica e comfort abitativo al centro delle scelte dei progettisti
Durante il Forum, il Centro Studi Cortexa ha presentato la terza indagine nazionale sulla sostenibilità in edilizia, realizzata su un campione di oltre 300 progettisti italiani.
L’indagine, parte del progetto ETICS for -55%, ha analizzato il rapporto tra committenti, progettisti e sistema edificio-impianto alla luce della nuova Direttiva EPBD.
Ecco i principali risultati:
- Il Sistema a Cappotto è la soluzione più consigliata dall’88% dei progettisti per la riqualificazione energetica, perché è alla base del principio Energy Efficiency First: prima ridurre le dispersioni, poi intervenire sulle altre tecnologie.
- Il comfort abitativo è la principale motivazione dei committenti per scegliere un Sistema a Cappotto (30%), più del risparmio economico o dell’accesso agli incentivi.
- Gli incentivi fiscali restano determinanti: per il 70% dei progettisti, senza sostegni pubblici i committenti difficilmente avviano interventi di riqualificazione.
- Scarsa conoscenza dell’EPBD: oltre il 60% dei committenti e il 65% dei progettisti si dichiarano poco informati sulla Direttiva, pur riconoscendone l’importanza.
- Principali ostacoli alla diffusione del Sistema a Cappotto: mancanza di incentivi stabili (77%) e carenza di imprese qualificate (45%).
- Qualità e certificazione restano centrali: il 71% dei progettisti sottolinea che non basta un “cappotto qualsiasi”, ma serve un Sistema certificato (kit unico, ETA e marcatura CE).
- CasaClima è il protocollo di sostenibilità più riconosciuto (70%), considerato garanzia di progettazione corretta e posa qualificata.
Formazione, qualità e stabilità degli incentivi: le priorità per il settore
Dai dati e dalle testimonianze raccolte al Forum emerge una visione condivisa: la transizione energetica del patrimonio edilizio passa da formazione tecnica, stabilità normativa e qualità esecutiva. Solo così sarà possibile garantire efficienza reale, comfort e durabilità.
“L’edilizia italiana sta vivendo una trasformazione strutturale e culturale,” ha concluso Stefano Deri. “I Sistemi a Cappotto sono una delle soluzioni più efficaci e misurabili per ridurre i consumi e migliorare il comfort abitativo. L’efficienza energetica non è solo un obiettivo tecnico, ma un investimento nel futuro. Come filiera, dobbiamo affrontare questa sfida insieme, con competenza e responsabilità.”
Il Sistema a Cappotto al centro della strategia europea per edifici efficienti
Il Forum Europeo Sistema a Cappotto 2025 ha ribadito il ruolo centrale del Sistema a Cappotto come tecnologia chiave per il raggiungimento degli obiettivi della nuova EPBD e per la decarbonizzazione del patrimonio edilizio.
In un momento di incertezza per gli incentivi, il comparto chiede stabilità normativa, formazione qualificata e politiche industriali di lungo periodo. Solo così sarà possibile consolidare la crescita del mercato europeo e contribuire a un’edilizia realmente sostenibile, efficiente e di qualità.