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Ponte sullo Stretto, le caratteristiche del progetto definitivo. Cresce l’attesa per l’inizio dei lavori

Da un punto di vista tecnico è tutto pronto per l’inizio dei lavori. Si attende il parere della Corte dei Conti, non vincolante, dopodiché si potrà dare luogo alla posa della prima pietra. Il completamento dell’opera è previsto nel 2032

giovedì 16 ottobre 2025 - Franco Metta

ponte-stretto-a-1 Fonte Stretto di Messina

Lo scorso 6 agosto 2025 il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, organo del governo italiano presieduto dal Presidente del Consiglio) ha approvato il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina.

Oltre al progetto definitivo aggiornato con la Relazione del Progettista che include il programma anticipato di opere e servizi, il Cipess ha approvato i risultati della Conferenza di servizi condivisi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le conclusioni positive della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA VAS del MASE sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di Incidenza Ambientale (VINCA), il Piano economico finanziario e l’elenco delle opere compensative.

Dal punto di vista economico finanziario Il costo stimato dell’investimento è pari a 13,5 miliardi, come indicato nel DEF 2024, ed è stato interamente coperto dalla manovra Finanziaria 2025.

La relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha quindi attestato che l’intero fabbisogno del progetto è interamente coperto da risorse già stanziate dal bilancio dello Stato e dalle risorse acquisite dalla Società con l’aumento di capitale sottoscritto nel 2023 dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Fatta questa breve premessa introduttiva vediamo ora quali sono i punti principali del progetto da un punto di vista prettamente tecnico e che rendono il Ponte sullo Stretto un’opera ingegneristica unica al mondo.

Gli attori del progetto

Per la realizzazione dell’Opera la Società Stretto di Messina ha strutturato, in modo innovativo, un‘articolata organizzazione che prevede il coinvolgimento di vari soggetti tra i quali il Contraente Generale, il Project Management Consultant ed il Monitore Ambientale.

La Stretto di Messina è Concessionaria per lo studio, la progettazione, il finanziamento, la costruzione e la gestione del Ponte sullo Stretto di Messina. E’ responsabile dell’intero processo di realizzazione e, successivamente, della gestione dell’Opera, con l’esclusione della linea ferroviaria.

La società Webuild si è aggiudicata l'appalto per la realizzazione dell'opera tramite il consorzio Eurolink.

Il ponte sospeso più lungo al mondo

Il progetto prevede la costruzione del ponte sospeso più lungo al mondo, con una campata unica di 3.300 metri e una lunghezza complessiva di 3.666 metri (comprese le due campate laterali di 183 m ciascuna).

Il ponte avrà una capacità multimodale, permettendo il passaggio sia di veicoli che di treni. L’impalcato avrà una larghezza totale di circa 60 metri e le due torri poste a terra saranno alte 399 metri.

Il sistema di sospensione sarà formato da quattro 4 cavi di 1,26 metri di diametro, ciascuno formato da 44.323 fili di acciaio per una lunghezza complessiva di 940.000 km, pari a 2,5 volte la distanza Terra-Luna.

L’impalcato avrà una larghezza di 60,4 m in grado di ospitare 3 corsie stradali per senso di marcia, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari.

Il “franco navigabile”, ovvero lo spazio verticale libero sotto la struttura per il passaggio sicuro delle navi misurerà 72 metri in altezza e 600 metri di larghezza. in condizioni ordinarie di esercizio, ovvero a pieno carico delle corsie stradali e con due treni passeggeri in contemporanea il franco navigabile raggiungerà i 70 metri.

Il ponte sarà aperto al traffico 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno ed si stima possa avere una vita utile di 200 anni.

Oltre alla costruzione del Ponte il progetto definitivo prevede la realizzazione di 40 km di raccordi stradali e ferroviari.

Opere complementari

Inoltre sono ancora in via di definizione ulteriori opere complementari.

Lo scorso 26 settembre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato la Sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti insieme all’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci.

Al centro del colloquio l’avvio delle prime opere anticipate, connesse alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.

In particolare, Salvini ha garantito di voler spostare il porto commerciale riprendendo in mano un progetto atteso da decenni per restituire una porzione di mare alla città.

Il Comune ha avanzato anche altre richieste, nell'ambito delle opere anticipate del ponte sullo Stretto, tra le quali il potenziamento della rete idrica, l’efficientamento della rete fognaria e il completamento del lungomare cittadino.

Anche sul versante opposto, il Presidente della Regione Calabria appena rieletto Roberto Occhiuto ha dichiarato che “grazie al progetto del Ponte sullo Stretto ha ottenuto 3,8 miliardi per la strada ionica calabrese, 900 milioni per l’autostrada e altri 500 milioni per una nuova arteria. Nei trent’anni precedenti erano arrivati appena un miliardo. Il Ponte ha già portato risorse e sviluppo, e continuerà a farlo”.

La sfida tecnologica

Come si può intuire il progetto del Ponte è stato molto impegnativo perché ha dovuto affrontare una sfida tecnologica notevole per resistere a forti venti (basti pensare alla leggenda di Scilla e Cariddi narrata nell’Odissea) e ai sismi data la vicinanza alla faglia dello Stretto, denominata anche faglia di Cannitello, che causò il terremoto di Messina del 1908.

Resistenza ai terremoti

I ponti sospesi come il ponte sullo Stretto sono strutture con una caratteristica insensibilità ai terremoti grazie alla loro sostanziale estraneità alle frequenze delle azioni sismiche. L’azione sismica sul ponte, con particolare attenzione alle opere a terra, è stata oggetto di grandissima attenzione sin dalle fasi iniziali degli studi per la progettazione. Il potenziale sismogenetico dell’area dello Stretto non è in grado di produrre terremoti di magnitudo più elevata di quella di progetto considerato per il ponte (7,1 scala Richter). Con un sisma di questa magnitudo, il ponte rimane in campo elastico, ossia non subisce danni, mantenendo quindi ulteriori margini di sicurezza oltre la soglia prevista. Decenni di studi hanno determinato il consolidamento delle conoscenze sul terremoto del 1908 (7,1 Richter) e della faglia principale che lo ha generato classificandolo come un evento estremamente raro con tempi di ritorno di oltre duemila anni. Inoltre in sede di aggiornamento del progetto definitivo, il quadro sismo tettonico dell’area dello Stretto è stato rivisto al 2023.

Resistenza ai venti

Il Ponte, grazie alle caratteristiche del profilo alare dell’impalcato, è stato progettato per resistere a venti con velocità fino a 216 Km/h, anche se in oltre venti anni di monitoraggi eolici effettuati da un centro meteo locale le massime velocità del vento (valori di raffica) non hanno mai superato i 144 km/h. Gli anni di studi e le numerose prove in galleria del vento hanno inoltre permesso di portare il comfort di attraversamento a livelli ottimali, consentendo un regolare svolgimento del traffico stradale e ferroviario 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno.

Percorribilità ferroviaria

Ai fini della sicurezza è stata valutata anche la percorribilità ferroviaria simulando l’incrocio di treni reali (AV, intercity, regionali, merci) in differenti posizioni lungo il ponte. Il dimensionamento globale del ponte è stato fatto considerando due treni merci da 750 m per ciascun binario.

Centro direzionale firmato Daniel Libeskind

Per la realizzazione del Ponte sullo Stretto sarà allestito un Centro direzionale Centro direzionale. Sorgerà in Calabria, località Piale nel comune di Villa San Giovanni, e sarà un complesso multifunzionale che ospiterà attività connesse alla gestione dell’opera e servizi quali negozi, ristoranti e centro convegni. La struttura prevista nel Progetto Definitivo è stata sviluppata da Daniel Libeskind, un riferimento internazionale per l’architettura e il design urbano, che ha voluto così esprimere la sua visione: “l’opera di attraversamento dello Stretto di Messina crea una connessione unica tra le due coste, offrendo al contempo una nuova possibilità di sosta in un luogo straordinario, un luogo fatto di contemplazione ma anche di divertimento. Infatti, il ponte è di per sé un oggetto che unisce, simbolizzando la libertà di movimento. Luogo di aggregazione e di incontro tra culture, questa è l’importanza e il significato del ponte del XXI secolo”.

Sul sito della società Stretto di Messina è possibile scaricare l’intero progetto (una mole di oltre 49 GB) e consultare i vari aggiornamenti introdotti con la Relazione del Progettista. Tutto da un punto di vista tecnico è pronto per l’inizio dei lavori.

Ora si attende il via libera per quanto attiene la parte economico-finanziaria (parere della Corte dei Conti) dopodiché si potrà dare luogo alla posa delle prima pietra.

Dopo la firma del contratto tra Eurolink e Società Stretto di Messina, secondo alcune dichiarazioni si era parlato di avvio della fase preparatoria, ovvero dei cantieri per le opere di collegamento stradale e ferroviario, tra settembre e ottobre 2025. L’inizio dei lavori effettivi è previsto per maggio 2026.

In attesa del parere della Corte dei Conti

Lunedì 13 settembre 2025 il Dipe, il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della presidenza del Consiglio dei ministri, ovviamente di concerto con i ministeri interessati dell’Economia, dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dei trasporti, e con la società Stretto di Messina, in merito ai rilievi sollevati dalla Corte dei Conti.

Presso la sede romana della Corte dei Conti sono state depositate le integrazioni per il progetto del ponte sullo Stretto. Si tratta di parecchi faldoni, con alcuni atti completamente nuovi. Si attende ora il parere della Corte dei Conti che non è vincolante, non blocca l’opera, ma può ritardare la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera e quindi l'avvio dei lavori, fino la recepimento dei chiarimenti, per evitare danni erariali.

L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci ha così dichiarato: “L'obiettivo è di avviare le prime attività per il ponte sullo Stretto entro fine anno. Non vogliamo dare scadenze alla Corte dei Conti che deve completare le sue attività sulla base delle procedure".

Gli fa eco Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild: “Questo di Messina è certamente un investimento molto importante per il nostro Paese, una vetrina enorme della competenza industriale italiana ed è chiaramente uno dei grandi target di investimento nel Sud. Serve a mettere insieme l’alta velocità siciliana che pure stiamo costruendo, con l’Alta Velocità che porta alla Sicilia non solo in Italia ma in Europa. Crea molti posti di lavoro quindi è un investimento che ci auguriamo che venga fatto. Il Governo ce la sta mettendo tutta”.

Il completamento del Ponte sullo Stretto è previsto nel 2032.

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