Il settore lapideo veronese, da sempre motore di export e punto di riferimento internazionale, si trova oggi a navigare tra complessità globali ed esigenze strutturali interne. A delineare la situazione è Donato Larizza, Presidente di AS.MA.VE. – Consorzio Marmisti Veronesi, realtà che dal 1972 rappresenta le imprese del comparto nella provincia di Verona.
Un mercato internazionale sotto pressione
«Le nostre aziende associate si rivolgono prevalentemente all’estero, con esportazioni che arrivano a rappresentare fino al 90% del fatturato», spiega Larizza.
Una vocazione ormai storica che oggi si scontra con fattori esogeni sempre più pesanti:
- instabilità geopolitica, con due conflitti in corso
- stagnazione economica in Germania, uno dei principali mercati di riferimento
- dazi imposti dagli Stati Uniti, che contribuiscono a creare incertezza
Nonostante queste pressioni, il settore veronese ha reagito con resilienza: dopo un lieve calo nei primi mesi del 2025, si è registrata una ripresa nel corso dell’anno.
A soffrire maggiormente sono i grandi produttori di lastre, penalizzati da una forte concorrenza internazionale, mentre i laboratori di prodotti finiti mantengono un portafoglio ordini stabile.
Il post-Superbonus e le prospettive del mercato italiano
Il mercato nazionale ha beneficiato molto dell’effetto trainante del Superbonus, che ha sostenuto anche le aziende del lapideo nei momenti più critici. Oggi però quella spinta si è esaurita.
«Servirebbe una nuova misura in grado di rilanciare in modo strutturale il settore edilizio», osserva Larizza.
Tra i fattori che frenano la domanda interna:
- costo elevato degli immobili,
- difficoltà dei giovani nell’accedere alla proprietà,
- oneri fiscali e burocratici ancora troppo elevati.
Per questo, secondo AS.MA.VE., sarebbe fondamentale introdurre misure come defiscalizzazioni mirate, riduzione degli oneri urbanistici e accesso più semplice al credito, così da favorire l’acquisto della prima casa e generare una nuova spinta alla filiera edilizia e lapidea.
Un settore che chiede stabilità e una visione per il futuro
Tra mercati internazionali in rallentamento e politiche nazionali ancora incerte, il comparto lapideo veronese continua comunque a dimostrare una forte capacità di adattamento.
La richiesta del territorio è chiara: stabilità normativa, strumenti di rilancio e condizioni favorevoli all’investimento.
Il settore lapideo, simbolo del made in Italy e della qualità veronese, resta pronto a cogliere nuove opportunità—purché supportato da politiche in grado di valorizzarne il potenziale.