Si sta concludendo il workshop annuale “Putting science into standards” promosso dall’European Commission’s Joint Research Centre (JRC) e il CEN e il CENELEC. L'appuntamento ha lo scopo quello di identificare tempestivamente scienze e tecnologie emergenti, nelle quali la standardizzazione è richiesta per abilitare l’innovazione e promuovere la competitività industriale. Per questa 9a edizione il tema sono i requisiti di qualità dei dati per un’inclusiva, imparziale e affidabile intelligenza artificiale.
La Strategia 2030 CEN e CENELEC considera un’azione prioritaria per i mesi e anni futuri proprio il rafforzamento della leadership europea nella normazione a supporto della competitività delle aziende a livello globale e l’IA sarà uno dei temi chiave.
Secondo Stefano Calzolari, Presidente del CEN Comitato Europeo di Normazione “è fondamentale per la normazione esplorare una delle più sfidanti frontiere della conoscenza applicata, l’intelligenza artificiale, perché permetterebbe all’Europa di raggiungere una delle più importanti priorità comunitarie, ovvero essere in grado di affrontare la cosiddetta era digitale. Ma proprio perché si fa riferimento a tecnologie all’avanguardia, che portano a straordinari vantaggi, si stanno sperimentando implicitamente rischi per la vita delle persone e per i principi etici, mai precedentemente affrontanti”.
Definire standard per l’intelligenza artificiale e definire un’adeguata cornice di linee guida basate su come i sistemi di IA dovrebbero svilupparsi ne assicurerebbe l’affidabilità, mitigandone i rischi etici. Per questo motivo, il CEN e il CENELEC hanno creato già nel 2021 il CEN-CENELEC/JTC 21 “Artificial Intelligence”, responsabile per lo sviluppo e l’adozione di standard per l’intelligenza artificiale e per la qualità dei dati.
Per il triennio 2022-2024 il CEN - Comitato Europeo di Normazione è guidato da un italiano: Stefano Calzolari. Ingegnere civile, Calzolari ha una significativa esperienza nella normazione sia a livello puramente tecnico (dal 1999 al 2012 nei comitati europei CEN/TC 53 "Temporary works equipment" e CEN/TC 344 "Steel static storage systems" di cui è anche stato Presidente), sia di governance (dal 2017 al 2020 è stato Vicepresidente UNI).
L’attività di normazione tecnica, sebbene nata e sviluppatasi a livello delle singole nazioni, ha una rilevanza fondamentale a livello europeo perché la UE ne ha riconosciuto la validità con il Regolamento UE 1025/2012 - e in numerosi altri dispositivi - come strumento per raggiungere alcuni obiettivi:
- il mercato unico;
- la salute e sicurezza dei cittadini europei;
- la tutela ambientale;
- la competitività delle imprese europee.
Gli organismi nazionali di normazione di 34 Paesi europei partecipano con i propri rappresentanti alle attività del CEN - Comitato Europeo di Normazione per fare in modo che vi sia un riferimento tecnico univoco in tutto il Mercato Unico, i cui contenuti siano coerenti e sinergici con la legislazione europea e quindi permettano la libera circolazione dei prodotti.
A livello europeo, quale membro del CEN, UNI è chiamato a recepire tutte le norme europee da esso emanate: nel corso del 2021 sono state 1079.
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