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Misura “Energy Release 2.0” per i grandi energivori: via libera dall'UE

Due fasi: una prima di sostegno tramite fornitura di elettricità a prezzo calmierato, 65 euro al MWh, e una seconda che prevede l’obbligo, per i beneficiari, direttamente o tramite terzi, di restituire integralmente il vantaggio ricevuto attraverso la costruzione o il finanziamento di nuova capacità da fonti rinnovabili

lunedì 30 giugno 2025 - Alessandro Giraudi

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La Commissione europea ha trasmesso la lettera con cui accoglie positivamente la misura “Energy Release 2.0”, predisposta dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a sostegno dei grandi consumatori di energia elettrica, confermandone la compatibilità con le regole del mercato interno e con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato.

Due fasi

Il provvedimento si articola in due fasi: una prima di sostegno tramite fornitura di elettricità a prezzo calmierato, 65 euro al MWh, e una seconda fase che prevede l’obbligo, per i beneficiari, direttamente o tramite terzi, di restituire integralmente il vantaggio ricevuto attraverso la costruzione o il finanziamento di nuova capacità da fonti rinnovabili.

Introdotte modifiche

A seguito delle interlocuzioni con la Commissione sono state introdotte modifiche, tra cui la facoltà offerta agli energivori di trasferire l’impegno alla restituzione e alla realizzazione della nuova capacità a soggetti terzi individuati tramite una apposita asta da parte del GSE.
 
Il meccanismo, basato sull’utilizzo dell’energia rinnovabile già gestita dal GSE e sull’attivazione di nuova capacità green, consente di sostenere le imprese più esposte al caro energia, contribuendo al tempo stesso agli obiettivi di decarbonizzazione, autonomia energetica e transizione giusta.

“Abbiamo costruito un modello che tiene insieme competitività industriale, transizione ecologica e rigore europeo”, dichiara il Ministro Gilberto Pichetto. “Il sostegno ai grandi consumatori elettrici - spiega Pichetto - non è un privilegio, ma uno strumento per difendere l’occupazione, rafforzare le filiere strategiche e attrarre investimenti. Con questo provvedimento diamo una risposta concreta e sostenibile all’esigenza di prezzi dell’energia più stabili, vincolando l’aiuto pubblico a un impegno industriale e ambientale chiaro: restituire quanto ricevuto con nuova energia pulita. Ringrazio la Commissione Europea per il confronto leale e costruttivo, e tutti i tecnici del Ministero per il lavoro svolto. È una misura che guarda al futuro e rappresenta un esempio di buona collaborazione tra istituzioni nazionali ed europee”, conclude il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. 

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