Progetti

A Rimini un hotel progettato secondo principi sostenibili

Il MOOD ECO MOOD HOTEL è un modello di sviluppo sostenibile in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri

lunedì 20 maggio 2024 - Redazione Build News

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Nasce a Rimini il progetto MODE che vede coinvolti 12 studi di architettura tra i più importanti e significativi nel settore dell’hotellerie, chiamati a dare una loro interpretazione di progettazione sostenibile.

Il progetto MODE si concretizza in uno spazio ricettivo che possa essere un punto di riferimento per il settore dell’ospitalità basato sulla riqualificazione di vecchie strutture storiche dell’industria turistica riminese.

Conosciuta principalmente come destinazione sun&beach, Rimini si posiziona sul mercato sia per sua offerta turistica leisure mare ed entroterra ma anche business, per eventi e manifestazioni di richiamo internazionale. Rimini è una destinazione e città iconica che punta a evolvere sé stessa.

“Consapevolezza è questa la parola chiave del turismo odierno e futuro, intensa come aumento della coscienza sul viaggiare sostenibile sia nella scelta di strutture che rispettino i temi di sostenibilità sia nei comportamenti diretti di acquisto delle persone verso prodotti e soluzioni bio con il minimo impatto ambientale”, afferma Mauro Santinato, Presidente di Teamwork Hospitality e ideatore del progetto MODE HOTEL. “MODE HOTEL è la risposta a questa richiesta per essere un hub di innovazione dell’eco-sostenibilità nella progettazione e gestione alberghiera ed incorpora l’idea di dare nuova linfa al tessuto ricettivo riminese.”

MODE HOTEL è la riqualificazione dell’Hotel Arlesiana di Rimini, nella zona di San Giuliano Mare nelle vicinanze del porto, si colloca in una posizione centrale di Rimini, a poca distanza dai punti di attrazione principali, sia business che leisure. Un hotel con un imprinting fortemente orientato al green, che mira a una sostenibilità nella progettazione e nella gestione non solo di tipo ambientale, ma anche sociale ed economica, attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile; seguendo i principi della bioedilizia per un edificio a impatto zero; il recupero delle acque e l’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo.

La struttura di MODE HOTEL è uno showroom permanente: ogni camera è un’esperienza a sé stante che rappresenta la personale visione di ospitalità eco-sostenibile di ogni progettista. MODE HOTEL esce dagli schemi classici di definizione alberghiera, in una visione doing things differently.

I 12 progetti del MODE HOTEL

Il layout distributivo del progetto MODE prevede nove suite, un’area co-working, una hall e servizi al piano terra. Ogni spazio ha una propria identità e richiama i valori progettuali del tema.

Esterni e aree comuni

Gli esterni dell’hotel sono progettati da Rizoma Architecture, che si è concentrato sulla realizzazione di un involucro dell’edificio che fosse performante dal punto di vista del risparmio energetico, con una produzione di energia da fonti rinnovabili, in grado di proteggere dagli agenti atmosferici. “Oggi siamo di fronte a una sfida importante: applicare in maniera concreta e solida alcuni principi che riguardano il mondo della sostenibilità e dell’edilizia, significa combinare soluzioni intelligenti, controllare i costi e valutare fin dall’inizio i benefici delle scelte che verranno fatte”.

L’esterno è performante anche per l’ambiente circostante, con la scelta di utilizzo per le facciate di una tinteggiatura in grado di assorbire l’inquinamento, stesso materiale che verrà utilizzato sulla parete a sud, destinata ad ospitare un’opera di street artist.

L’ingresso al piano terra e le aree comuni sono studiati da Laura Verdi nel progetto “Stai cosy in una second life”. “È un gioco di parole tra italiano e inglese che significa: trovati a proprio agio in una seconda vita, la possibilità di non sprecare le risorse attuali”. Un progetto di sostenibilità che si traduce non solo nel riciclo e riutilizzo di materiali, ma anche una sostenibilità estesa al benessere della persona, amplificando il concetto di rapporto tra uomo-natura con l’utilizzo di forme organiche riconducibili al cerchio e inserendo elementi di verde, quali piante, negli spazi interni ma anche raffigurazioni grafiche che riportano ad immagini legate alla natura.

Le aree di co-working “GEA – nel mondo delle Meraviglie” al piano terra sono progettate da HUB48.

Il concept prende ispirazione da due mondi distinti ma affascinanti: da un lato la vitalità della dea della Terra, dall’altro l’atmosfera incantata e senza tempo di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. “L’obiettivo è quello di trovare l’equilibrio tra questi due mondi apparentemente distanti. La nostra rappresentazione dell’ambiente incontaminato si distacca dall’uso dei tradizionali toni del verde, abbracciando invece una tavolozza più organica e fluida, con un’attenzione particolare alla prima fonte di vita: l’acqua”. Gli spazi comuni di questo hotel si trasformano in un ambiente di co-working sostenibile, dove la perfezione della sezione aurea e l’equilibrio naturale guidano ogni aspetto del design in un’atmosfera accogliente e armoniosa, che favorisce la creatività e la collaborazione.

Le suites

MODE Hotel ospita nove tipologie di suites differenti, progettate da nove studi di architettura, personalizzate con temi precisi, ciascuna con un proprio concept, ma accomunate da uno stile di progettazione sostenibile.

Piano terra e primo piano

Al piano terra, la Garden Suite progettata da Roberta Studio accoglie gli ospiti in una soluzione studiata attraverso i principi di biophilic design. Una suite dotata di uno spazio interno e uno esterno, che permette agli ospiti di ritrovare un dialogo con la natura, dai colori ai materiali scelti, alla presenza di verde all’interno della stanza. “È necessario che noi come designer e architetti proponiamo soluzioni per quello che è il paesaggio, i materiali e trovare innovazioni che possono coniugare design, sostenibilità e natura”.

Al primo piano troviamo la suite Estate Italiana disegnata da Paola Navone e Gianpaolo Venier per OTTO Studio con la direzione artistica di Cristina Pettenuzzo, la suite From Rimini to Havana disegnata e progettata dal workshop del Corso di Laurea in Design degli Interni del Politecnico di Milano e la suite Onirica, su progetto di Eclettico Design-Lombardini 22.

La suite Estate Italiana racconta quel modo spensierato di vivere la vacanza estiva in riviera, un omaggio up to date all'unicità dell'accoglienza riminese, con un chiaro riferimento alle cartoline che venivano spedite dalle vacanze, ripresa nella testata del letto. “In questo progetto vogliamo mettere al centro l’essere umano, parlando di sostenibilità sociale. Il rispetto della produzione, del lavoro artigiano e del tempo che l’artigiano dedica, quindi la qualità della vita di chi produce gli oggetti che usiamo”.

La suite From Rimini to Havana ripropone il concetto del “second life”, cioè rigenerare attraverso una serie di trattamenti e finiture dei materiali esistenti che appartengono al territorio del Made in Italy. “Per noi il legame con il territorio è importante perché seguiamo il principio del km0, cercare di valorizzare gli artigiani locali, oggetti nei mercatini del territorio, prodotti che vengono da un uso responsabile dei materiali.”

La suite Onirica si basa su un concept nato dall’idea di volersi ricollegare alla città di Rimini attraverso le suggestioni circensi di Fellini che spesso sognava e che fanno da sfondo ai suoi capolavori. Onirica è visionaria, ma le scelte progettuali e la material board che la caratterizzano sono fondate sulla consapevolezza e l’attenzione alla sostenibilità, intesa nella sua accezione più ampia. “All’interno del progetto abbiamo studiato ogni dettaglio per minimizzare l’impatto ambientale senza però togliere all’eleganza e alla funzionalità degli spazi.” La grammatica propria dell’universo hospitality e quella del lusso si incontrano in una declinazione irriverente.

Secondo piano

Il secondo piano ospita invece le suite Greenside, progettata da Paolo Scoglio di The Nest, la suite Silenzio Sfrenato su disegno dello studio NOA, e la suite Sensi dello studio ovre.design®

La Greenside suite adotta un approccio bio-ispirato, in cui la natura insegna una serie di strategie per affrontare la progettazione in modo innovativo e sostenibile. “Noi utilizziamo gli strumenti del computational design per scrivere dei codici parametrici di progettazione, una sorta di ricetta che mette insieme una serie di elementi con cui progettiamo dalle microarchitetture per ospitalità in natura, fino alle camere di alberghi.”

Un progetto di ospitalità sostenibile che focalizza l’attenzione sul concetto di lusso discreto. NOA nella progettazione della suite Silenzio Sfrenato interpreta così l’idea di rispetto per l’ambiente alla base del MODE: lavorare solo con l’indispensabile, eliminando ciò che consideriamo superfluo in una stanza d'albergo, che potrebbe generare "rumore" visivo e distogliere l'attenzione dalla vera essenza del design. L'arredamento offerto agli ospiti è di qualità, dal sapore artigianale e mira alla durabilità nel tempo. E affinché il soggiorno diventi un’esperienza unica, NOA arreda la stanza con pochi elementi ma d’autore, mettendo in scena l’esclusività del design. “Giocando sull’aggettivo “sfrenato”, combinato spesso a “lusso” in un’accezione barocca ed esagerata del termine, capovolgiamo in questa stanza il senso del termine, mantenendo però la promessa di alta qualità e mettendo in scena un design sofisticato per coloro che soggiornano nella stanza.”

La suite Sensi non è una destinazione. Sensi è un viaggio, la scoperta di uno spazio olistico da cui uscire più sostenibili e in cui voler tornare. ovre.design® ha immaginato una suite attenta alla sostenibilità ambientale, tramite un design conscio delle logiche e dei processi eco sostenibili, ma mettendo al centro del concept la sostenibilità umana, importante tanto quella ecologica. “L’utente entra all’interno della stanza e si sconnette con quello che è il resto del mondo e di connette con sé stesso e con i propri cinque sensi. Quindi nel legame con l’ambiente riscopre la necessità di legarsi alla natura e connettersi con i materiali che sono tutti riciclabili e riciclati”.

Terzo piano

Si sale al terzo livello per trovare le suite Mare 3.0 dello studio GLA Genius Loci Architettura e suite Mini’mor di Alessia Galimberti Studio.

Il concept di Mare 3.0 nasce dalla volontà di creare una trasposizione fisica e materica di un mare che guarda al futuro, che fa di svantaggio virtù, dove l’architettura diventa catalizzatrice di nuovi nobili processi. “Il tema è legato al mare che rigetta alcuni materiali sia organici che inorganici. Attraverso un’economia circolare e il riutilizzo questi materiali possono essere reinterpretati e possono essere ri-immessi all’interno dell’industria del design.” Il risvolto estetico sarà un ambiente dai toni neutri che riprendono i colori di sabbia e rocce, costellati da accenti di azzurro e blu.

Un progetto educato, “per far vivere agli oggetti inseriti una seconda vita in una logica di upcycle” è il concept alla base della suite Mini’mor, che prevede l’utilizzo di materiali riciclati, uniti a materiali naturali che arricchiscono la stanza con profumazioni particolari, che portano benessere all’interno dell’ambiente. Elementi come i tavolini in cedro, una fragranza importante ma non invadente, che dona benessere e tranquillizza. Un progetto che lascia spazio all’ospite, che non si deve adattare agli spazi, ma sono gli spazi che si devono adattare a lui.

La permanenza vissuta negli spazi reali del nuovo hotel “MODE” sarà affiancata a quella della prima suite virtuale realizzata sul territorio italiano: SUIT*E, su idea e progetto di Emanuele Svetti dello Studio Svetti Architecture. Le persone, comodamente installate sul letto, indosseranno quindi un visore che, nella dimensione virtuale, porterà il letto stesso a fluttuare in una breve, ma intensa, navigazione virtuale, immerso in una bolla trasparente. Attraverso il cambio di scena le persone saranno trasportate dalla Suit*E a navigare nel cielo o immergersi nelle profondità marine. “A chi mi chiede se l'intangibile potrebbe diventare il futuro dell'accoglienza, rispondo che sono certo che un bene "relativamente" intangibile come il tempo potrà essere considerato il vero ed unico Lusso per il viaggiatore del futuro, per cui lo scopo principale di chi si occuperà di accoglienza sarà quello di "celebrarlo" al meglio.”

MODE HOTEL crea un concept, un esempio di saper ripensare il modello della pensione romagnola e unirsi in un processo di riqualificazione della città, inquadrandolo nel moderno concetto di turismo di un’ospitalità responsabile. Freschezza e passione nel condividere un approccio di ospitalità: la struttura verso le persone, le persone verso il mondo. Si vive non più come un local ma in mezzo ai local. Un posto aperto a tutti dove si può vivere come si vuole, secondo i propri ritmi.

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