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Posatori di sistemi a secco in lastre: pubblicata la norma UNI 11555:2025

Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità del posatore di sistemi a secco in lastre. Sostituita la versione del 2014

martedì 15 luglio 2025 - Alessandro Giraudi

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Dal 3 luglio scorso è in vigore la norma UNI 11555:2025Attività professionali non regolamentate - Posatori di sistemi a secco in lastre - Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”, che sostituisce la UNI 11555:2014.

La norma definisce nel dettaglio i requisiti della figura professionale del posatore di sistemi a secco in lastre, per quanto concerne la posa di pareti divisorie (tramezzi), contropareti e controsoffitti piani o inclinati, anche con specifiche prestazioni acustiche, di resistenza al fuoco, sismiche, ecc., in edifici residenziali e non residenziali, di nuova costruzione ed esistenti, e la posa di pareti e rivestimenti di pareti con orditura a tutta altezza.

I requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall’identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ). Inoltre, vengono espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.

Tre figure professionali

Dunque, la figura del posatore di sistemi a secco, così come definita dalla nuova UNI 11555, si articola in diversi livelli di competenza e responsabilità, ognuno con compiti ben precisi. Il posatore semplice si occupa della posa di pareti divisorie, contropareti e controsoffitti in lastre, seguendo specifiche tecniche e indicazioni progettuali, con attenzione alle tolleranze, ai materiali e alla corretta esecuzione delle stratigrafie. Il posatore specializzato, invece, interviene su sistemi più complessi che richiedono prestazioni avanzate, come isolamento acustico, resistenza al fuoco e comportamento sismico, assicurandosi che ogni fase della posa rispetti standard elevati di precisione e sicurezza. Al vertice della filiera operativa troviamo il caposquadra, figura chiave nella gestione delle risorse, nel coordinamento delle attività in cantiere e nella supervisione tecnica dell’intero processo di installazione.

A completamento del quadro professionale, la norma include tre appendici fondamentali: l’Appendice A, di tipo normativo, fornisce gli elementi utili alla valutazione della conformità; l’Appendice B, informativa, affronta gli aspetti etici e deontologici legati alla professione; mentre l’Appendice C, anch’essa informativa, chiarisce il rapporto tra questa figura e l’Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni, rafforzando il collegamento con il sistema nazionale delle competenze.

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