Progetti

Salerno Luci d’Artista: vent’anni di progetto urbano attraverso la luce

Un laboratorio di arte pubblica, progettazione illuminotecnica e innovazione applicata allo spazio della città

giovedì 18 dicembre 2025 - Redazione Build News

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Con la sua ventesima edizione, Salerno Luci d’Artista si conferma una delle manifestazioni di arte pubblica luminosa più rilevanti a livello nazionale e internazionale. Un evento capace di attrarre ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, rafforzando il ruolo di Salerno come destinazione turistica e culturale di primo piano nel panorama italiano.

Un anniversario simbolico che segna la maturità del progetto e, allo stesso tempo, rilancia una visione futura fondata su qualità artistica, innovazione e valorizzazione dello spazio urbano.

Un modello culturale sostenuto dalle istituzioni

La ventesima edizione di Salerno Luci d’Artista è frutto di un impegno strategico del Comune di Salerno, che ha scelto di investire in un format capace di coniugare attrattività turistica, identità territoriale e sperimentazione artistica.

L’iniziativa rientra nel Piano strategico per la cultura e i beni culturali, finanziato dalla Regione Campania, confermando la manifestazione come esempio virtuoso di politica culturale per il Mezzogiorno e di valorizzazione sostenibile del patrimonio urbano.


Luca Pannoli e OnDesign protagonisti dell’edizione 2025

Protagonista artistico della ventesima edizione è Luca Pannoli, artista e architetto progettista dello studio OnDesign, autore delle opere luminose del 2025, del manifesto ufficiale e di una serie di cartoline celebrative arricchite da contenuti in realtà aumentata.

Un progetto integrato che lavora su più livelli – artistico, simbolico e tecnologico – e che dialoga in modo diretto con il tessuto urbano, trasformando la città in una piattaforma esperienziale immersiva.

Luce, territorio e contemporaneità: i temi della manifestazione

«Salerno Luci d’Artista è un’esperienza fortemente coinvolgente», spiega Pannoli. La manifestazione si confronta con i temi identitari del territorio – il mare, il mito, la natura – integrandoli con riflessioni contemporanee come il rapporto tra uomo e ambiente.

Un approccio che rende la luce non solo elemento decorativo, ma linguaggio culturale, capace di raccontare la città e i suoi cambiamenti.

Salerno e Torino: due modelli di arte pubblica a confronto

La manifestazione salernitana si distingue per un forte impianto scenografico, diverso ma complementare rispetto ad altre esperienze italiane, come Torino, dove l’approccio è più concettuale e curatoriale.

Due modelli differenti di arte pubblica luminosa, entrambi efficaci, che dimostrano come la luce possa diventare strumento di rigenerazione urbana, narrazione collettiva e attrazione culturale.


Le opere simbolo della ventesima edizione

Tra le installazioni più iconiche di questa edizione spicca “E le stelle stanno a guardare”, opera che trasforma piazza Flavio Gioia in una monumentale architettura classica con volta affrescata luminosa. Un intervento di grande impatto visivo, già tra i più fotografati dell’intera manifestazione.

Accanto a questa, una decina di nuove opere animano piazze, giardini pubblici e intere vie cittadine, rafforzando l’idea di Salerno come scenografia urbana diffusa e museo a cielo aperto.

Salerno come laboratorio permanente di creatività

Nel percorso artistico di Luca Pannoli, Salerno occupa un ruolo centrale: dalle installazioni “Circus” (2013) e “Moonlight” (2016), fino alla vittoria della gara di progettazione con OnDesign nel 2022, la città si conferma un laboratorio creativo capace di sostenere sperimentazione e qualità nel tempo.

«La vera sfida è non ripetersi», sottolinea l’artista, evidenziando come manifestazioni longeve debbano evolversi per rispecchiare una società in continuo cambiamento.

Il futuro di Salerno Luci d’Artista

La ventesima edizione rappresenta un punto di arrivo, ma soprattutto un nuovo punto di partenza. Il futuro di Salerno Luci d’Artista sarà legato alla capacità di innovare, sperimentare e sorprendere, continuando a utilizzare la luce come strumento di racconto urbano, identità condivisa e visione collettiva.

Un progetto che, dopo vent’anni, continua a illuminare non solo la città, ma anche nuove prospettive per l’arte pubblica contemporanea.

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