Il 23 maggio 2025 tutti i Comuni e le Città Metropolitane dovranno adeguare i propri modelli standard alla nuova modulistica del Salva Casa (decreto-legge n. 69/2024 convertito nella legge n. 105/2024) approvata in sede di Conferenza Unificata lo scorso 27 marzo con un Accordo tra Governo, Regioni e Autonomie Locali.
Lo ha evidenziato il vice segretario generale ANCI, dott.ssa Stefania Dota, introducendo l’importante webinar del 7 maggio scorso, organizzato dall'Associazione nazionale dei comuni in collaborazione con ANCE (Associazione nazionale dei costruttori edili), sulla nuova modulistica e sugli indirizzi operativi introdotti dal decreto Salva casa, che si è svolto con la partecipazione di più di mille partecipanti collegati in streaming.
Le quattro macro-aree di intervento del Salva Casa
Come si legge nelle slide – in allegato –, le quattro macro-aree di intervento del Salva Casa sono: 1. ridefinizione dei titoli che consentono di comprovare lo stato legittimo degli immobili; 2. nuova disciplina relativa ai mutamenti di destinazione d’uso; 3. regime delle tolleranze e semplificazione delle procedure finalizzate a sanare o regolarizzare situazioni di difformità; 4. adeguamento degli standard edilizi alle trasformazioni del contesto sociale ed urbano: recupero dei sottotetti, edilizia libera; certificato di agibilità.
Le linee guida ministeriali del 30 gennaio 2025
Le linee guida ministeriali del 30 gennaio 2025 – che forniscono indicazioni in merito all’interpretazione delle disposizioni del decreto Salva casa – non hanno carattere prescrittivo e non hanno valore vincolante. Esse rappresentano orientamenti applicativi che possono essere soggetti ad integrazioni o aggiornamenti.
Inoltre, le linee guida ministeriali hanno la finalità di inquadrare il contesto applicativo del provvedimento e facilitarne l’attuazione da parte delle amministrazioni competenti e di fornire ai cittadini linee di orientamento, indicazioni e suggerimenti operativi su elementi attuativi di particolare rilievo che caratterizzano le procedure edilizie.
Cosa prevede l'Accordo del 27 marzo 2025
Nell’Accordo in Conferenza Unificata dello scorso 27 marzo sono stati approvati i nuovi modelli unificati per SCIA, Permesso di costruire, SCIA alternativa al permesso di costruire e la CILA.
La loro pubblicazione è prevista per i Comuni il prossimo 23 maggio 2025 dopo il recepimento da parte delle Regioni entro il 9 maggio 2025. Ricordiamo che la Lombardia, la Basilicata e il Lazio si sono già adeguate.
La premessa alla modulistica, su richiesta dell’ANCI, rispetto a temi quali lo stato legittimo e i casi particolari di interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo, richiama le linee guida ministeriali del 30 gennaio 2025.
Gli argomenti affrontati nel webinar
Il webinar ha affrontato, con i maggiori esperti del settore, i macro argomenti oggetto dell’intervento normativo: la ridefinizione dei titoli che consentono di comprovare lo stato legittimo degli immobili; la nuova disciplina relativa ai cambi di destinazione d’uso; le procedure finalizzate a sanare e regolarizzare le situazioni di difformità; la materia relativa al recupero dei sottotetti, all’edilizia libera e al certificato di agibilità.
Al webinar ha partecipato il capo dell’ufficio legislativo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Elena Griglio, che ha spiegato l’iter e le motivazioni alla base del decreto Salva casa, al quale seguirà una riforma complessiva ed organica del testo unico dell’edilizia (D.P.R. 380/2001).
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