Nasce un tavolo tecnico presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per potenziare il monitoraggio delle opere "incompiute". L'obiettivo è chiaro: sbloccare i cantieri fermi e garantire che le risorse pubbliche si traducano in opere complete e utili per i cittadini.
L'istituzione del tavolo tecnico è prevista da un emendamento – che ha ottenuto il via libera delle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera – al decreto legge Infrastrutture.
I compiti del nuovo organismo
Il nuovo organismo avrà il compito cruciale di individuare le opere da completare con priorità, definire percorsi per migliorare i processi di monitoraggio e identificare le principali criticità che ne impediscono la realizzazione. Si tratta, in particolare, di tutte quelle opere rimaste incompiute per svariati motivi: mancanza di fondi, problemi tecnici, nuove normative, fallimento dell'impresa appaltatrice o disinteresse del gestore. Include anche quelle opere che non rispettano i requisiti di progetto e che non sono ancora fruibili dalla collettività.
Al tavolo tecnico siederanno rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero dell'Economia e delle Finanze, e rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome.
VIA per le opere di difesa nazionale: introdotta una semplificazione
Approvato anche un emendamento che introduce una misura di semplificazione in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per i progetti infrastrutturali, aventi quale unico obiettivo la difesa nazionale.
In particolare, si prevedono tempi ridotti a 30 giorni per l'adozione del decreto del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con cui si esonerano dalla VIA i progetti di difesa nazionale.