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Superbonus 110% e compilazione degli APE “convenzionali”: indicazioni da ENEA

Tra i chiarimenti fornite anche alcune indicazioni di calcolo, nei casi di differenza di servizi energetici presenti ante e post interventi

lunedì 12 aprile 2021 - Redazione Build News

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Sul portale dell'ENEA è pubblicato il documento, prodotto con il supporto del CTI per le parti di sua competenza, che fornisce chiarimenti in merito alla compilazione degli APE cosiddetti “convenzionali”, ante e post interventi, redatti per le finalità di accesso alle detrazioni fiscali del “Superbonus” 110%.

Il documento – IN ALLEGATO - è diviso in tre parti. Nella prima sono riportate le principali differenze tra APE convenzionale e APE redatto per compravendite e locazioni. Nella seconda verranno fornite alcune indicazioni, utili a professionisti e software-house, in merito alla compilazione dell’APE convenzionale partendo dal format del DM 26 giugno 2015. Nella terza e ultima parte sono fornite alcune indicazioni di calcolo, nei casi di differenza di servizi energetici presenti ante e post interventi.

1. Principali differenze tra APE Convenzionale e APE Tradizionale

Il cosiddetto “APE convenzionale”, per il Superbonus, ha finalità e modalità di utilizzo diverse dall’APE redatto ai fini del D.Lgs 192/05 per compravendite e locazioni (che in questo documento è denominato “APE tradizionale”). Le principali differenze sono le seguenti:

1) L’APE convenzionale per il Superbonus ha la finalità di dimostrare il miglioramento di due classi energetiche ai fini della richiesta di incentivi Superbonus. L’APE tradizionale ha invece la finalità di informare i proprietari e/o utilizzatori delle unità immobiliari nel caso di compravendita, locazione ecc. (finalità di cui al D.Lgs 192/05 e s.m.i.);

2) l’APE convenzionale per il Superbonus, nel caso di edifici pluri-unità, è redatto per l’intero edificio (unione di più unità immobiliari nel caso di edifici pluri-unità) secondo le indicazioni contenute nel punto 12 dell’allegato A del Decreto 06 agosto 2020 “requisiti Ecobonus”, mentre l’APE ai sensi del D.Lgs 192 e s.m.i. è sempre redatto per singola unità immobiliare;

3) il valore dell’EPgl,nren, nell’APE convenzionale post- intervento, si ottiene dalla somma degli EPnren relativi ai soli servizi già presenti nella situazione “ante”. Per la determinazione dell’EPgl,nren nell’APE tradizionale sono sempre considerati tutti i servizi eventualmente presenti al momento della redazione dell’attestato. Si noti quindi che, anche nel caso di edificio unifamiliare, APE convenzionale post intervento e APE tradizionale (eventualmente redatto dopo gli interventi per finalità diverse dalla richiesta degli incentivi) potrebbero avere un EPgl differente;

4) per la redazione degli APE convenzionali per il Superbonus non è necessaria “l’indipendenza” da parte del professionista (l’APE convenzionale può essere redatto, ad esempio, anche dallo stesso progetti a o direttore lavori, purché sia un tecnico abilitato);

5) non è necessario depositare gli APE convenzionali nei catasti regionali. Gli APE convenzionali sono infatti da intendersi come allegati all’asseverazione che il professionista deve inviare all’Enea per la richiesta del Superbonus.

2. Indicazioni per la redazione e la compilazione degli APE convenzionali

2.1. Unità immobiliari oggetto di APE convenzionale nel caso di edifici composti da più unità immobiliari

Nel caso di edifici composti da più unità immobiliari, l’APE convenzionale si riferisce solitamente all’intero edificio. Bisogna distinguere però i seguenti casi:

a) incidenza del residenziale > 50% riferita alla superficie catastale: si considerano nell’APE convenzionale tutte le unità immobiliari, di qualsiasi destinazione d’uso, dotate di impianto di climatizzazione invernale e le unità immobiliari sprovviste di impianto di climatizzazione invernale nelle quali è legittimo installarlo. Nell’APE convenzionale si mette, quindi, la spunta su “Residenziale” e se ci sono unità immobiliari non residenziali dotate di impianto di climatizzazione invernale o sulle quali è legittimo installarlo, si mette la spunta anche su “Non residenziale”.

b) incidenza del residenziale ≤ 50% riferita alla superficie catastale: la spunta va messa solo su “Residenziale”. Le unità immobiliari da considerare nell’APE convenzionale sono solo quelle residenziali comprendenti anche le unità immobiliari sprovviste di impianto di climatizzazione invernale.

In entrambi i casi sopra riportati, le unità immobiliari sprovviste di impianti si prendono in considerazione secondo quanto previsto nel punto 2.1 dell’allegato 1 del decreto 26 giugno 2015 “Linee guida per la certificazione energetica”.

Nell’Ape convenzionale possono essere scorporate le unità immobiliari funzionalmente indipendenti e/o adibite ad attività commerciali non direttamente interessate dagli interventi di efficienza energetica.

2.2. Indicazioni per la compilazione degli APE convenzionali

Per gli APE Convenzionali, come format di partenza si adotta quello del DM 26 giugno 2015, apportando le seguenti modifiche:

- Logo in alto a sinistra: al posto del logo regionale si adotta un logo che identifichi chiaramente la finalità del documento di modo da distinguerlo dall’APE tradizionale redatto per le finalità del D.Lgs 192/05 e s.m.i. Si utilizzi il seguente logo:

- Codice identificativo: lasciare il campo libero. Il codice identificativo lo assegnerà Enea;

- Valido fino al (data di scadenza): togliere il campo in quanto non pertinente con l’APE Superbonus. Inserire la dicitura: “APE CONVENZIONALE - Utilizzabile solo ai fini delle detrazioni fiscali del 110%”;

- Logo in alto a destra: togliere “2015” per non generare confusione e lasciare semplicemente “APE”.

- Nello spazio bianco accanto a Dati generali si pone la dicitura: “Utilizzabile solo ai fini delle detrazioni fiscali del 110%”;

- Destinazione d’uso: è possibile la doppia spunta nel caso il Superbonus sia richiesto per un edificio comprendente unità immobiliari residenziali e non residenziali. Nel caso di edifici composti da più unità immobiliari, nell’indicazione delle spunte si seguano le indicazioni di cui al punto 2.1.;

- Classificazione D.P.R. 412/93: indicare tutte le destinazioni delle unità immobiliari oggetto di APE convenzionale. Per brevità, utilizzare solo le sigle (ad es. E.1 (1));

- Oggetto dell’attestato: qualora si tratti di APE convenzionale riferito a più unità immobiliari, si indichi “intero edificio”;

- Motivazione: indicare sempre “altro” e completare con le indicazioni “Superbonus anteintervento” oppure “Superbonus post-intervento”;

- Dati identificativi – volumi e superfici riscaldate e raffrescate: il volume e le superfici da indicare negli APE convenzionali sono quelli delle unità immobiliari oggetto degli APE convenzionali secondo le indicazioni di cui al punto 2.1.;

- Servizi energetici presenti: sono da indicare i servizi presenti prima dell’intervento considerando tutte le unità immobiliari oggetto degli APE convenzionali secondo le indicazioni di cui al punto 2.1.;

- Prestazione energetica del fabbricato: compilazione come APE tradizionale (solo per unità oggetto di APE convenzionale);

- Prestazione energetica globale: compilazione come APE tradizionale;

- Riferimenti immobili simili: non indicare nulla (ingrigire/mettere in secondo piano il riquadro);

- Prestazioni energetiche degli impianti e stima dei consumi di energia: compilazione come APE tradizionale (solo per unità oggetto di APE convenzionale);

- Raccomandazioni: non indicare nulla (ingrigire/mettere in secondo piano il riquadro);

- Energia esportata: compilazione come APE tradizionale;

- Altri dati di dettaglio del fabbricato - volume riscaldato, superficie disperdente, rapporto di forma S/V: i dati sono quelli relativi all’unione delle unità immobiliari oggetto degli APE convenzionali secondo le indicazioni di cui al punto 2.1.;

- Dati di dettaglio impianti (righe): indicare tutti gli impianti presenti nelle unità immobiliari oggetto degli APE convenzionali (una riga per ogni impianto). Qualora vi fossero molti impianti, è possibile proseguire la tabella alla pagina successiva;

- Dati di dettaglio impianti (colonne): compilare tutte le colonne tranne le efficienze (ingrigire).

Nota: indicare EPren e EPnren per servizio e per intero edificio (sommatoria degli EP delle unità immobiliari oggetto di APE convenzionale);

- Informazioni di miglioramento: non indicare nulla (ingrigire/mettere in secondo piano il riquadro);

- Soggetto certificatore: compilazione come APE tradizionale tranne la dichiarazione di indipendenza (che non è richiesta);

- Sopralluoghi: compilazione come APE tradizionale;

- Software utilizzato: compilazione come APE tradizionale.

Nota: per il Superbonus non è ammesso l’utilizzo di metodi semplificati.

3. Indicazioni di calcolo e di modellazione dell’edificio per gli APE convenzionali

3.1. Servizi energetici dell’edificio ante e post interventi

Sia nel caso di intero edificio sia nel caso di unità immobiliari funzionalmente indipendenti, in merito ai servizi energetici da considerare nel calcolo per l’APE convenzionale, si precisa quanto segue.

Nella determinazione dell’EPgl,nren (globale non rinnovabile) nell’APE convenzionale post-intervento sono da considerare solo gli EP relativi ai servizi già presenti nella situazione ante. Ciò non significa, tuttavia, che nell’input di calcolo per la modellizzazione della situazione “post” debbano essere esclusi i servizi eventualmente aggiunti con i lavori. L’input e la modellizzazione dell’edificio o dell’unità immobiliare funzionalmente indipendente devono essere sempre completi (tutti i servizi e gli impianti presenti). È solo nella sommatoria per la determinazione dell’EPgl finalizzata alla dimostrazione del miglioramento di classe che vengono considerati (sommati) solo gli EP relativi ai servizi presenti nella situazione “ante”. Qualora infatti così non fosse, cioè venissero esclusi dalla modellizzazione “post” i servizi eventualmente aggiunti nel corso dei lavori, potrebbe crearsi una situazione irrealistica nella ripartizione dell’energia elettrica prodotta in situ (ad es. da fotovoltaico) sui servizi presenti.

A titolo esemplificativo si immagini una situazione “ante” con solo i servizi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria soddisfatti da caldaia a gas e una situazione post con i servizi riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento (nuova installazione) soddisfatti da pompa di calore con aggiunta, contestuale, di impianto fotovoltaico. Qualora venisse escluso il raffrescamento dalla modellizzazione “post”, l’intera produzione del fotovoltaico andrebbe, nel calcolo, a compensare solamente i servizi di riscaldamento e acqua calda sanitaria (e non raffrescamento). Si creerebbe quindi un beneficio non realistico relativamente al miglioramento della classe (che verrebbe valutato solo sui servizi riscaldamento e acqua calda sanitaria).

3.2. Presenza di impianti comuni a più unità immobiliari

Sia nel caso di intero edificio sia nel caso di unità immobiliari funzionalmente indipendenti, in presenza di impianti comuni a più unità immobiliari, si precisa quanto segue.

Nella redazione degli APE convenzionali, devono essere inserite tutte le unità immobiliari che accedono alle detrazioni fiscali del 110% servite da impianti comuni con l’eventuale esclusione delle unità immobiliari che secondo quanto riportato nel punto 2.1. è possibile scorporare.

Per la gestione del calcolo nel caso di impianti comuni a più unità immobiliari si seguano le indicazioni della UNI/TS 11300-5.

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