Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il 25 novembre 2025 un avviso che chiarisce come le aziende debbano procedere nella scelta tra i crediti d’imposta previsti dai piani Transizione 4.0 e Transizione 5.0. La recente normativa (Dl 175/2025), in vigore dal 22 novembre, ha infatti introdotto il principio di non cumulabilità delle due agevolazioni quando riguardano gli stessi beni.
Ne consegue che tutte le imprese che hanno presentato domanda per entrambe le misure sono ora tenute a optare per una sola delle due.
La comunicazione arriva in un momento particolarmente delicato, poiché resta aperta fino al 27 novembre la finestra per inoltrare le richieste di prenotazione legate al credito d’imposta del Piano Transizione 5.0.
Rinuncia obbligatoria in caso di investimento già concluso
L’avviso ministeriale precisa inoltre che le imprese che hanno già notificato il completamento dei propri investimenti devono formalizzare la rinuncia alle risorse collegate all’incentivo che intendono abbandonare. Tale rinuncia deve essere comunicata entro cinque giorni dalla Pec inviata dal Gestore dei Servizi Energetici (Gse). Il mancato rispetto dei termini comporta la decadenza dal beneficio.
La procedura da seguire
Per guidare le imprese, il Gse invierà una Pec contenente un modello di dichiarazione sostitutiva (Dsan), redatto ai sensi del Dpr 445/2000, che il beneficiario dovrà utilizzare per indicare la misura a cui rinunciare.
L’azienda dovrà quindi:
- compilare il modulo ricevuto
- apporre la firma digitale del legale rappresentante
- restituire il documento via Pec all’indirizzo indicato, entro i tempi previsti
Questo passaggio è indispensabile per permettere al Gse di aggiornare le risorse disponibili e garantire il corretto utilizzo dei fondi previsti dai due programmi di incentivo.