Il nuovo concept di Rubner Haus si chiama “Studio” ed è stato sviluppato per offrire grande libertà di progettazione poiché non riguarda solo la casa, ma anche gli spazi esterni – come ad esempio piscine o giardini – o altre richieste personalizzate che, data la loro complessità, richiedono il supporto di un project manager. Una figura che l’azienda coinvolge e affianca al cliente/progettista/architetto già in fase di preventivazione e lungo tutto il percorso di progettazione e realizzazione.
I nostri interlocutori privilegiati sono l’architetto e il progettista – sottolinea Deborah Zani, membro del Consiglio di amministrazione di Rubner Haus – nei casi in cui la progettazione avvenga sia con il consueto sistema del brand, che offre al committente un’ampia gamma di opzioni e soluzioni tecniche, attraverso cui arrivare a definire nel dettaglio finiture, colori e materiali della casa, sia con il sistema Studio che richiede un livello di sofisticazione delle soluzioni progettuali estremamente complesso e una personalizzazione tout court del progetto.CARATTERISTICHE DEI SISTEMI. Entrambi i sistemi si caratterizzano per il rigoroso impiego di materiali naturali (oltre al legno e alla sua fibra, anche il sughero), un’elevata coibentazione termica per ogni condizione climatica (mare, montagna, città), nonché la permeabilità dei sistemi costruttivi al vapore acqueo, che aumenta man mano che si procede dall’interno verso l’esterno della parete. Un altro aspetto particolarmente curato è rappresentato dal fatto che le pareti possono essere ampliate o riconfigurate a piacere anche in un momento successivo; inoltre, arrivando in cantiere già allestite con impianti elettrici e idraulici, consentono di abbattere i tempi di montaggio.
CASA PREFABBRICATA NON SIGNIFICA OMOLOGATA. È un messaggio forte e chiaro che l’azienda lancia a discapito di equivoci e su cui investe molto affinché la qualità estetica sia sempre salvaguardata, ed ecco il perché di una così ampia varietà di soluzioni progettuali per le superfici, sia esterne (facciate e manti di copertura) che interne (intradossi di soffitti, rivestimenti di pareti e pavimenti). Lo abbiamo potuto “toccare con mano” direttamente presso lo showroom aziendale adiacente alla sede di Chienes (Alto Adige), dove – oltre alle superfici e alle porte Rubner – il cliente può scegliere sanitari, rubinetti, frangisole ecc., in un catalogo di più di 400 pagine di prodotti che, a inizio anno, viene concordato con le aziende fornitrici di ciascun settore sulla base dei trend del momento.
Questo tipo di case, per sua stessa natura, offre inoltre caratteristiche come la leggerezza, l’elasticità, la resistenza meccanica e la capacità di dissipare energia per far fronte a fenomeni sismici – un aspetto su cui oggi c’è sicuramente maggiore sensibilità da parte di tutti (istituzioni, progettisti e committenti), e che, purtroppo, “chiama in causa” ampie porzioni del nostro territorio.
Infine, non sono da dimenticare “argomenti” come la sicurezza di tempi e costi e la sostenibilità non solo dei materiali ma anche dei trasporti: basti pensare che il trasbordo dei materiali da costruzione di una casa di 100 mq sono sufficienti 3 camion, contro i 20 di una casa in muratura, con conseguente risparmio di carburante e di emissioni di CO2.
Tornando nello specifico al concept Studio, si contraddistingue per una personalizzazione molto spinta che in alcuni casi ha visto il coinvolgimento anche di importanti architetti. Si tratta anche di una “fascia di mercato” che parte all’incirca tre volte più alta rispetto alla base di partenza delle case “tradizionali” firmate Rubner Haus.