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A settembre ripiega il mercato della progettazione: -26,6% in numero e -56,6% in valore su agosto

Lupoi (Oice): “Non preoccupa l’assestamento del mercato ma il destino della riforma del codice appalti, e le tensioni derivanti dal caro materiali”

venerdì 14 ottobre 2022 - Redazione Build News

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Dopo i picchi estivi a settembre flessione fisiologica del mercato della progettazione: infatti le gare sono state 234 per un valore di 48,8 mln, -26,6% in numero e -56,6% in valore su agosto; rispetto a settembre 2021 il numero sale del 41,0% e il valore rimane invariato, +0,2%.

Il valore messo in gara a settembre è il secondo più basso dell’anno, dopo gennaio, ed è preceduto da un semestre, da marzo ad agosto, in cui il valore è stato sempre sopra i 100 milioni, con punte sopra i 200 milioni ad aprile e sopra i 400 milioni a luglio; questi risultati hanno portato al raddoppio del valore messo in gara nei primi nove mesi del 2022 rispetto al 2021: pubblicati 2.551 bandi con un valore record di 1.358,5 mln, con un calo del 6,2% del numero ma una crescita del 104,7% del valore sul 2021. Il valore messo in gara è sostenuto soprattutto dalle gare sopra soglia che crescono di 709,3 mln, +137,9%, mentre il valore dei bandi sotto soglia cala di 14,6 mln, -9,8%.

La pausa di settembre nella crescita del mercato pubblico della progettazione e dei servizi tecnici – ha dichiarato il presidente Giorgio Lupoi - non deve preoccupare, gli indicatori sul 2021 sono tutti positivi, quello che preoccupa seriamente è la capacità del Sistema di portare avanti sinergicamente, privati e amministrazioni, gli interventi, parte dei quali afferenti a fondi del Pnrr. Inutile nascondere che c’è molta preoccupazione per la situazione dell’economia in Italia e in Europa: l’infinita e incontrollata crescita dei prezzi nel mercato dell’energia, dovuta anche alla terribile guerra in Ucraina, si ripercuote anche nel settore delle costruzioni con un aumento del costo dei materiali che nel medio periodo potrebbe rallentare il trend positivo del settore, l’unico, insieme al turismo, ad avere trainato la ripresa nei primi sei mesi dell’anno. Ci preoccupa molto anche il destino del codice appalti, di cui attendiamo bozze ufficiali dal Consiglio di Stato e non solo indiscrezioni perché mai come in questo momento la centralità e la qualità del progetto devono rimanere capisaldi del nostro ordinamento, insieme alla trasparenza e all’efficienza della spesa. Riteniamo anche che, nel privato, si debba valutare una proroga dei termini in scadenza per il superbonus oltre che una stabilizzazione dello strumento, opportunamente rivisto per evitare le difficoltà applicative.

Nei primi nove mesi dell’anno l’osservatorio ha censito 1.579 gare per servizi tecnici e appalti integrati di interventi a valere su risorse del PNRR e del PNC, per un importo totale di servizi di 2.304,3 mln riferibili a circa 20.456,6 mln di lavori. Va considerato che numerosi incarichi di importo al di sotto dei 139.000 euro, affidati in via diretta, sfuggono all’evidenza del mercato.

Gli accordi quadro per servizi di progettazione rilevati nei nove mesi del 2022 sono stati 310 con un valore di 718,5 mln, pari al 12,1% del numero e al 52,9% del valore totale. Più della metà del valore messo in gara riguarda gli accordi quadro, ma considerare che si tratta di progettazione differita, che dipende dalla durata dell’accordo e dalle date di pubblicazione dei contratti attuativi che possono spostare anche di qualche anno l’assegnazione degli incarichi.

A settembre pausa anche del mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria, infatti nei primi nove mesi le gare sono state 3.950 con un valore di 3.276,9 mln, con una diminuzione del 16,2% nel numero ma un incremento del 111,8% nel valore. Da notare che i bandi sopra soglia, +56,6% nel numero e +138,4% nel valore, mantengono percentuali in forte crescita, mentre i bandi sotto soglia calano nel numero, -39,5%, ma crescono nel valore, +21,5%. Nel solo mese di settembre le gare sono state 378 (-14,5% su agosto), con un valore di 161,0 mln (-39,5% su agosto), il confronto con il mese di settembre 2021 vede il numero crescere del 17,0% e il valore del 50,7%.

I bandi per appalti integrati rilevati nei nove mesi del 2022 sono stati 539, con valore complessivo dei lavori di 14.730,4 mln di lavori e con un importo di progettazione stimato in 787,0 mln. Rispetto ai primi nove mesi del 2021 il numero cresce del 30,5%, il valore dei lavori cresce del 171,6% e quello della progettazione compresa nei bandi del 457,0%.

Nel mese di settembre gli appalti integrati sono stai 66, con un valore dei lavori di 1.478,9 mln e un valore della progettazione di 40,1 mln.

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