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Aree idonee impianti fotovoltaici e agrivoltaici, in Lombardia approvato il Progetto di Legge

Obiettivo raggiungere 12 GW di potenza installata entro il 2030. Il PdL, approvato dalla Giunta lombarda, ora andrà in Consiglio regionale per la definitiva approvazione

giovedì 17 aprile 2025 - Alessandro Giraudi

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La Giunta regionale della Lombardia ha approvato martedì 15 aprile il Progetto di Legge (PdL) che individua le aree idonee per l’istallazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici, con l'obiettivo di aumentare la produzione e l’autonomia energetica attraverso l’incremento delle fonti rinnovabili, salvaguardando territorio, agricoltura e contenendo i costi.

Il PdL, che ora andrà in Consiglio regionale per la definitiva approvazione, è stato presentato in conferenza stampa dagli assessori regionali Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica) e Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste).

Obiettivo 12 GW di potenza installata entro il 2030

Nell’ambito del processo di decarbonizzazione le direttive europee, e quindi la normativa italiana, prevedono un forte incremento della produzione da fonte rinnovabile con obiettivi da raggiungere entro il 2030. Tale incremento in Lombardia sarà difatti raggiunto sviluppando soprattutto gli impianti fotovoltaici e agrivoltaici. La norma italiana prevede delle fasce in cui insistono procedure semplificate per la loro installazione, a queste zone con la norma regionale si applicano il disciplinare italiano con qualche comma definito a livello lombardo.

“Regione Lombardia – annuncia l’assessore Sertori – ha definito nuovi scenari di sviluppo per le aree idonee destinate all’installazione di impianti a fonti rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, con l’obiettivo di raggiungere 12 GW di potenza installata entro il 2030”.

Dal 1° gennaio 2025 passaggio dal PUN al prezzo zonale

L’assessore ha quindi ricordato il passaggio dal prezzo unico nazionale (PUN) al prezzo zonale, avvenuto il 1° gennaio 2025, fatto che ha reso ancora più urgente l’incremento di produzione di energia da fonti rinnovabili.

La mappatura

Regione Lombardia, in attuazione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), ha mappato il territorio e individuato le zone ove è possibile installare impianti a fonte rinnovabile, contemperando la necessità di raggiungere gli obiettivi di nuova potenza installata minimizzando gli impatti sull’ambiente, sul territorio, sul patrimonio culturale, sul paesaggio e soprattutto sul suolo agricolo, quest’ultimo fortemente impattato dallo scenario che vede il fotovoltaico come la tecnologia più facilmente percorribile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

La mappatura ha permesso di operare una ripartizione provinciale dell’obiettivo regionale prevedendo una distribuzione equilibrata dell’obiettivo di potenza in suddette aree, tenendo conto di fattori di natura economica, sociale e territoriale.

“Il raggiungimento dell’obiettivo di 12 GW di nuovi impianti FER che abbiamo inserito in legge – spiega Sertori – mira a incrementare l’autonomia di produzione in modo sostenibile garantendo sicurezza e competitività, favorendo la stabilità del prezzo zonale dell’energia”.

“Come Regione più produttiva d’Italia – afferma l’assessore Beduschi – siamo chiamati a coniugare la necessità di accelerare sulla transizione energetica con la responsabilità di tutelare un’agricoltura che è motore economico, presidio del paesaggio e fondamento della nostra qualità agroalimentare. Abbiamo scelto un approccio equilibrato, individuando obiettivi ambiziosi sulle rinnovabili, ma tracciando limiti chiari a tutela delle superfici agricole che alimentano le nostre filiere e sostengono la Dop economy lombarda. È un lavoro di mediazione complesso, ma necessario per garantire uno sviluppo davvero sostenibile, che non metta in competizione l’energia con il cibo, ma valorizzi entrambe le vocazioni del nostro territorio”. “Era inevitabile – conclude – chiedere un contributo a tutti i settori, ma grazie al lavoro svolto siamo riusciti a contenere l’impatto e a proteggere in modo sostanziale il cuore agricolo della Lombardia”.

La mappatura ha consentito di definire, per ogni tipologia di area, il potenziale di sviluppo FER applicando una percentuale di effettiva realizzabilità degli impianti nelle diverse categorie di superfici.

Il riparto dei 12 GW per provincia

Di seguito la distribuzione della potenza in GW da installare entro il 31 dicembre 2030 per ciascuna provincia:

- Bergamo 1,24;
- Brescia 1,89;
- Como 0,55;
- Cremona 1,44;
- Lecco 0,34;
- Lodi 0,47;
- Mantova 1,13;
- Monza e Brianza 0,62;
- Milano 1,63;
- Pavia 1,70;
- Sondrio 0,16;
- Varese 0,81.
TOTALE 12

Il limite massimo

“Tale ripartizione – sottolinea Sertori -, oltre a rappresentare l’obiettivo di realizzazione di nuovi impianti, fissa un limite massimo oltre il quale non sarà più possibile realizzare nuovi impianti”.

Si stimano investimenti per 11-12 miliardi

A fronte del raggiungimento dell’obiettivo di 12 GW si stimano investimenti sul territorio lombardo di circa 11-12 miliardi di euro e compensazioni territoriali che Regione Lombardia definirà a breve in attuazione delle modifiche normative che si stanno finalizzando in recepimento del Testo unico FER.

L’assessore Sertori ha concluso affermando che il testo di legge approvato dalla Giunta è frutto di un lungo e proficuo lavoro fatto di confronti e approfondimenti condotti dagli uffici dei vari Assessorati coinvolti (Enti locali, Agricoltura, Territorio, Ambiente e Sviluppo economico) che ha permesso di trovare un equilibrio al fine di favorire una transizione energetica sostenibile, tutelando al contempo il suolo agricolo e rispondendo alle crescenti esigenze energetiche del territorio lombardo.

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