Normativa

Condono e divieto di costruire entro 150 metri dalla costa: la Consulta conferma la norma siciliana

Non è incostituzionale la disposizione della Regione Siciliana che ha interpretato il divieto di costruire entro 150 metri dalla battigia come immediatamente efficace anche nei confronti dei privati. La norma del 1991 ha interpretato autenticamente quella del 1976

lunedì 26 maggio 2025 - Redazione Build News

edilizia_condono

Con la sentenza n. 72/2025 depositata venerdì scorso, la Corte costituzionale ha dichiarato la non fondatezza delle questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 2, comma 3, della legge della Regione siciliana numero 15 del 1991, sollevate dal Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana (CGARS).

La disposizione censurata prevede che il divieto di costruire entro 150 metri dalla battigia, di cui all’articolo 15, primo comma, lettera a), della legge della Regione siciliana numero 78 del 1976, deve intendersi direttamente e immediatamente efficace anche nei confronti dei privati.

I giudizi dinanzi al CGARS vertono su provvedimenti comunali di diniego di domande di condono edilizio (e sulle conseguenti ordinanze di demolizione) relativi a opere costruite in assenza di titolo a meno di 150 metri dalla battigia, dopo il 31 dicembre 1976 e fino al 1° ottobre 1983: data entro la quale le opere dovevano essere ultimate per beneficiare del condono edilizio di cui alla legge della Regione siciliana numero 37 del 1985.

La norma del 1991 ha interpretato autenticamente quella del 1976

La Corte ha ritenuto che la disposizione del 1991 abbia interpretato autenticamente la norma del 1976, chiarendo ciò che nel testo di quest’ultima poteva risultare non chiaro: ovvero che il divieto di costruire entro 150 metri dalla battigia valesse direttamente fin dal 1976 per i privati e non solo ai fini del suo inserimento nei piani urbanistici.

La Corte ha altresì affermato che la disposizione di interpretazione autentica non ha leso un legittimo affidamento sulla possibilità di sanatoria edilizia, affidamento che, secondo il CGARS, sarebbe sorto con l’entrata in vigore della citata legge regionale del 1985 sul condono (articolo 23).

Ai proprietari delle opere abusive non si poteva riconoscere alcun meritevole affidamento

La Consulta ha osservato che la legge regionale del 1985 sul condono non era suscettibile di ingenerare nei privati un affidamento di questa portata, essendo determinanti in tal senso le leggi regionali sopravvenute a quella del 1976 sino alla disciplina condonistica del 1985, dalle quali poteva inferirsi la non condonabilità. Ai proprietari delle opere abusive, dunque, non poteva riconoscersi sul punto alcun meritevole affidamento.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Attualità
Salva Casa, la Regione Sicilia estende l'applicazione

Con una nuova legge, la Regione Siciliana ha stabilito che trova applicazione...

Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Normativa copertina articolo
Bonus Mobili e sostituzione della caldaia: il Fisco fa chiarezza

Il cambio della caldaia è manutenzione straordinaria e costituiscono presupposto per accedere...

Dello stesso autore


Attualità
Giubileo 2025: un’opportunità di trasformazione urbana

Eventi, convegni e una mostra per raccontare le opere realizzate e immaginare...

Mercato
Calo delle esportazioni portoghesi di pietra naturale nel 2024

Il totale delle esportazioni ha raggiunto 470,1 milioni di euro, con una...