Il decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 - Correttivo al Codice dei contratti pubblici - ha novellato diverse disposizioni del Codice richiamate dal Bando-tipo n. 1/2023, relativo all’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari di importo superiore alle soglie europee con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
L’entrata in vigore del Correttivo il 31 dicembre 2024 ha determinato la necessità di un’attività di aggiornamento del bando tipo n. 1, che è aperta adesso al contributo degli stakeholder: è infatti aperta fino alle 23.59 di giovedì 5 giugno 2025 la consultazione online sulla revisione del bando tipo, aggiornato alle più recenti modifiche normative.
L’invio di pareri e osservazioni è possibile, per i soggetti interessati, esclusivamente tramite il questionario online attivo dal 5 maggio 2025 e raggiungibile dalla pagina del sito istituzionale Anac dedicata alla consultazione. Ad essere aggiornata è stata anche la domanda di partecipazione tipo, che è stata coordinata con il testo del bando allo scopo anche di evitare sovrapposizioni.
La nuova versione
Nel corso dell’attività di revisione, l’Autorità aveva specificato con apposito Comunicato del Presidente del 14 gennaio 2025 la possibilità, nel frattempo, di disapplicazione delle clausole della prima versione del bando toccate dalle modifiche o integrazioni normative, facendo riferimento di volta in volta alla sopravvenuta disposizione del Correttivo applicabile nel caso di specie. Nella nuova versione posta in consultazione, lo schema è stato comunque innovato non solo sulle parti investite dalle novità introdotte dal Correttivo ma anche con modifiche utili a risolvere problemi interpretativi e applicativi emersi in sede di prima applicazione del Codice e per meglio chiarire modalità attuative di alcuni nuovi istituti.
Digitalizzazione
L’aggiornamento del bando – svolto con l’ausilio del gruppo di lavoro già costituito per la redazione della sua prima versione (Consip, Invitalia, i rappresentanti dei soggetti aggregatori, Itaca, Fondazione Ifel) – ha tenuto conto anche degli effetti della piena efficacia, dal 1° gennaio 2024, della digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici e delle problematiche conseguenti connesse all’operatività delle diverse componenti del nuovo ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale. Il questionario con cui si svolge la consultazione online chiede quindi agli stakeholder, che possono comunque inoltrare osservazioni ad ampio raggio, di esprimersi anche su questioni relative ai casi di eventuali malfunzionamenti delle piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD) in relazione all’onere di rettifica del bando, e all’accesso agli atti della procedura in modalità digitale mediante acquisizione diretta dei dati e delle informazioni inseriti nelle PAD.
Le altre questioni da approfondire
Tra le altre questioni da approfondire con specifiche osservazioni ci sono quelle: del ribasso del costo della manodopera in relazione alla “più efficiente organizzazione aziendale” e alla possibilità di interpretazione che vi ricomprenda le ridotte dimensioni dell’impresa, e della specificazione che il ribasso percentuale offerto dall’operatore economico va calcolato sull’importo a base di gara comprensivo dei costi della manodopera stimati dalla stazione appaltante; delle modifiche apportate in tema di requisiti di capacità economica e finanziaria, di capacità tecnica e professionale, di partecipazione e/o condizioni di esecuzione; delle modalità da seguire nel ricorso all’inversione procedimentale su verifica delle offerte e della documentazione relativa all’idoneità degli offerenti; e quelle relative ai casi di malfunzionamento del fascicolo virtuale dell'operatore economico, o delle piattaforme, banche dati o sistemi di interoperabilità ad esso connessi, e del trattamento dei dati tramite il fascicolo virtuale.