Al fine di aiutare gli Stati membri nell'attuazione della Direttiva 2024/1275 (“Direttiva Case Green”) sulla prestazione energetica degli edifici, il 30 giugno scorso la Commissione europea ha presentato un pacchetto composto da un regolamento delegato, un regolamento di esecuzione e 13 documenti di orientamento su temi specifici.
Ricordiamo che la Direttiva è entrata in vigore il 28 maggio 2024 e dovrà essere recepita nella legislazione nazionale entro il 29 maggio 2026.
In proposito, in un colloquio con la Confedilizia il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha ricordato che in Italia “c’è un numero di fabbricati colossale, oltre 30 milioni, con oltre 20 milioni di edifici oltre la classe D. Ci deve essere un vantaggio anche economico, non un onere, bisogna creare le condizioni di appetibilità. Bisogna tenere conto del Paese. È facile in Lussemburgo, non può essere lo stesso in tutti i Paesi. È interesse nostro raggiungere l’obiettivo ma anche creare le condizioni migliori per decarbonizzare. Significa far valere di più l’immobile. Se è efficiente mi costerà meno l’energia. Ma per arrivarci non deve esserci un onere insopportabile per la famiglia italiana”.
Detrazioni, combinazione equilibrata al 50%
Per quanto riguarda i bonus per le ristrutturazioni edilizie, Pichetto ha detto che “l’esperienza del 110% rischia di essere pagato troppo caro dal popolo italiano, il 30-36% li abbiamo avuti fino ad arrivare al 50%. Una combinazione equilibrata potrebbe riavvicinarsi ai valori al 50%”.
Fondo sociale per il clima per raggiungere l'obiettivo
“Stiamo definendo le modalità del fondo sociale per il clima che in Italia avrà uno stanziamento complessivo di 8,7 miliardi che dovrà andare a edifici e fasce sociali che altrimenti non raggiungerebbe l’obiettivo. In questo caso non ho le detrazioni ma un’altra forma di sovvenzione per raggiungere l’obiettivo”, ha precisato il titolare del MASE.
Energia pulita, integrare con il nucleare
Pichetto ha aggiunto che “abbiamo il tema del riscaldamento terrestre e della decarbonizzazione, con una domanda di energia crescente. È chiaro che se andiamo verso il superamento dei fossili, possiamo aumentare le rinnovabili, aggiungere l’idroelettrico, fotovoltaico ed eolico ma ci sono una serie di vincoli. Non abbiamo le distese del Nord Europa. Dobbiamo integrare, non sostituire, la nostra produzione di energia con energia che sia pulita e abbia le caratteristiche della continuità e questo ce l’ha il nucleare”.