Il Commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria, Marco Doglio, ha illustrato al Consiglio dei Ministri di ieri martedì 22 luglio il Programma dettagliato degli interventi di edilizia penitenziaria per gli anni 2025-2027, elaborato con la Presidenza del Consiglio, il Ministero della giustizia e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi dell’articolo 4-bis del decreto-legge 4 luglio 2024, n. 92, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2024, n. 112.
Il Piano prevede un insieme coordinato di interventi, finalizzati al recupero di sezioni esistenti e alla realizzazione di nuovi posti detentivi. L’obiettivo è aumentare la capienza complessiva del sistema penitenziario, migliorando al contempo le condizioni strutturali degli istituti e contrastando in modo strutturale il fenomeno del sovraffollamento.
È previsto un totale di 60 interventi strutturali, dei quali 3 sono già conclusi, 27 sono in corso e 30 sono prossimi all’avvio. Attraverso ampliamenti delle strutture esistenti, saranno creati 3.716 nuovi posti, mentre ristrutturazioni e manutenzioni consentiranno il recupero complessivo di ulteriori 5.980 posti, per un totale al termine del triennio di 9.696 posti aggiuntivi.
Il MIT ha stanziato 335 milioni di euro
“Il piano carceri del governo è diventato realtà anche grazie all’impegno del Mit che ha stanziato 335 milioni di euro: consentiranno di realizzare entro i primi mesi del 2027 più di 2.500 nuovi posti negli istituti di pena”, sottolinea una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Particolarmente significativi sono gli interventi di manutenzione del Carcere di Forlì e di costruzione del Carcere di San Vito al Tagliamento che rappresenta la realizzazione di un nuovo istituto penitenziario dopo ben 14 anni dall'ultima costruzione di un carcere sull'intero territorio nazionale.
Nel novero dei posti detentivi sono compresi anche 85 posti destinati al settore Minorile presso gli IPM di Casal del Marmo (Roma), Lecce, Rovigo e Quartucciu (Cagliari)”, conclude la nota del MIT.