Si è conclusa a Milano la 7ª edizione dell’EAE ETICS Forum, evento internazionale organizzato da Cortexa ed EAE, che ha riunito oltre 200 esperti da tutto il mondo per discutere il ruolo del Sistema a Cappotto nella transizione verso edifici più sostenibili ed energeticamente efficienti.
Un appuntamento divenuto punto di riferimento per il settore, soprattutto in un momento in cui l’Europa chiede agli Stati membri di accelerare l’implementazione della direttiva EPBD (Energy Performance of Buildings Directive).
All’interno della tavola rotonda dedicata all’applicazione della direttiva in Italia, moderata dal giornalista de Il Sole 24 Ore Giuseppe Latour, è intervenuto Emanuele Ferraloro, Presidente di Federcostruzioni, offrendo una visione lucida sulle opportunità — e sulle criticità — del sistema normativo nazionale.
“L’efficientamento è la priorità: il primo passo per la EPBD”
Ferraloro ha sottolineato come il settore edile sia cruciale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità imposti dall’Europa:
“Il settore edile ha un ruolo fondamentale nell’attuazione della direttiva EPBD. L’efficientamento energetico è il primo passo per arrivare agli obiettivi richiesti dall’Europa”.
In questo percorso, il Sistema a Cappotto e le tecnologie di coibentazione assumono un ruolo centrale, supportate dalla competenza tecnica delle imprese.
Studi e riscontri mostrano infatti che gli interventi sull’involucro rappresentano la misura più efficace in termini di risparmio energetico e ritorno economico: ridurre i consumi alla fonte resta la strategia più immediata e conveniente.
Norme troppo datate: “Così la transizione non può funzionare”
Un punto particolarmente critico sollevato da Ferraloro riguarda il quadro normativo italiano, definito non allineato alla velocità con cui dovrebbero procedere gli interventi nel settore.
“A livello legislativo è necessario un cambio di passo, con leggi snelle, veloci e attuali. La legge urbanistica risale a prima della Repubblica, il Testo Unico dell’edilizia ha 25 anni”.
Secondo il Presidente di Federcostruzioni, senza un aggiornamento delle regole e senza politiche stabili sarà impossibile per imprese e professionisti fare una pianificazione credibile.
Il continuo cambio di strategia politica ostacola gli investimenti e frena un comparto che potrebbe essere uno dei principali motori di sviluppo del Paese.
“Il settore può tornare a trainare l’Italia, ma serve una visione”
Ferraloro ha ribadito che l’edilizia — se supportata da politiche coerenti — può tornare a essere il traino dell’economia italiana, generando occupazione, innovazione e valore aggiunto.
Ma per farlo è indispensabile una visione di lungo periodo:
“Come possono le aziende programmare se la politica cambia direzione ogni anno? Il settore può tornare a trainare il Paese, ma servono stabilità e lungimiranza”.
Un messaggio chiaro dal Forum: sostenibilità e innovazione richiedono regole nuove
La 7ª edizione dell’EAE ETICS Forum conferma che il percorso verso l’efficienza energetica non è soltanto tecnologia, ma anche riforma normativa, pianificazione e strategia industriale.
L’edilizia è pronta a fare la sua parte. Ora, come emerso con forza dal confronto, serve che anche la politica definisca un quadro stabile e moderno per sostenere la transizione energetica e valorizzare il ruolo delle imprese italiane.
Nella foto: Giuseppe Latour, Sole 24 Ore e Emanuele Ferraloro, Presidente di Federcostruzioni