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Fondi PNRR per le green communities: non si raggiunge la quota mezzogiorno del 40%

Il 37,7% delle risorse verrà veicolato verso il sud dell'Italia. La regione che riceverà più finanziamenti è il Piemonte (quasi 12,6 milioni di euro), seguono a poca distanza Sardegna e Toscana

martedì 18 aprile 2023 - Redazione Build News

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Lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile e dell’economia circolare sono due degli obiettivi perseguiti anche dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) nell’ambito degli investimenti legati alla transizione ecologica.


Una di queste misure è quella per le green communities, che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile di comunità locali, nei territori rurali e di montagna. Openpolis ha approfondito nel dettaglio – clicca qui – cosa si intende per green communities e ricostruito gli esiti del relativo avviso pubblico, mirato ad allocare 135 milioni di euro.


Le green communities “sono dei progetti che hanno obiettivi più ampi rispetto alla riduzione dell’impatto ambientale e della gestione energetica. Si cerca infatti di favorire anche dinamiche virtuose a livello sociale ed economico. Questi investimenti sono indirizzati ad aree rurali e montuose con l’ambizione di renderle più autonome rispetto ai poli centrali, con un’attenzione particolare anche per il rilancio e la ripopolazione dei territori. Nel concreto, gli investimenti riguardano molti aspetti: la gestione delle risorse del luogo per la produzione energetica, lo sviluppo del turismo sostenibile, l’integrazione dei servizi di mobilità con impatto minore, l’industria a “rifiuti zero” e la costruzione consapevole di strutture edilizie.


Si tratta dell’unico investimento previsto nel Pnrr di titolarità del dipartimento per gli affari regionali e le autonomie. Gli enti attuatori di questi progetti sono aggregazioni di comuni sotto le forme di unioni, consorzi, convenzioni e comunità montane. Dimensioni ritenute ottimali anche dall’unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem).


Sono stati selezionati tre progetti pilota finanziati con i fondi previsti dalla misura. Si tratta della green community “Terre del Monviso” in Piemonte, dell’unione montana dell’Appennino Reggiano della “Montagna del latte” in Emilia-Romagna e della green community “Parco Regionale Sirente Velino” in Abruzzo. La dotazione finanziaria per questi progetti è pari a 2 milioni per ciascun investimento. Una volta assegnati i fondi per i progetti pilota, un decreto di riparto del ministero ha distribuito le risorse restanti tra le regioni.


Tra i criteri considerati per ripartire il finanziamento tra le regioni, sono stati inclusi anche la ruralità e la montuosità dei territori oltre alla necessità di garantire la riserva del 40% delle risorse per le regioni del mezzogiorno del che dovrebbe essere rispettata per tutte le misure del Pnrr. La regione per cui erano inizialmente previsti più fondi era la Sardegna (13,8 milioni circa). Meno finanziamenti invece in Valle d’Aosta (2 milioni).


A seguito della pubblicazione degli esiti dell’avviso pubblico possiamo osservare”, scrive Openpolis, “che, oltre i 3 progetti pilota di cui abbiamo già parlato, saranno finanziati 36 progetti. Di questi, 30 otterranno totalmente il finanziamento richiesto mentre 6 avranno accesso a un finanziamento parziale. Dalle informazioni disponibili non è stato possibile risalire alle motivazioni per cui non otterranno l’ammontare richiesto dai progetti.


Considerando gli interventi ammessi con il bando, la regione che riceverà più finanziamenti è il Piemonte, con circa 12,59 milioni di euro. Seguono a poca distanza Sardegna (poco meno di 12,59) e Toscana (10,28). Riceveranno meno introiti Liguria (circa 2,6 milioni), Puglia (2,39) e Valle d’Aosta (2).


Questi 36 progetti ammessi attraverso la gara muoveranno circa 119 milioni di euro dei 129 previsti inizialmente. Se si aggiungono i 3 progetti pilota, i fondi utilizzati saranno pari a 125 milioni. Sono 8 le regioni in cui non si registrano degli avanzi rispetto al decreto di riparto. Tuttavia, negli altri casi, le risorse restanti non raggiungono nemmeno i due milioni, il minimo che può essere richiesto per un progetto. I comuni infatti possono richiedere dai 2 ai 4 milioni circa per avviare una green community ma la regione che registra più avanzi, la Campania, riporta circa 1,84 milioni di risorse non allocate. A questa seguono Calabria (circa 1,84 milioni), Veneto (1,7) e Basilicata (1,3).


Per quel che riguarda la quota mezzogiorno, il 37,7% delle risorse verrà veicolato verso il sud del paese. Questa percentuale è stata calcolata considerando la misura nella sua totalità, comprendendo quindi anche gli importi per i progetti pilota. Da notare dunque che non viene rispettata la soglia del 40% prevista dal Pnrr. Le regioni che riportano più avanzi rispetto al decreto di riparto sono quasi tutte aree del mezzogiorno e questo incide sul raggiungimento di questo obiettivo”.

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