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In Toscana un fondo di garanzia a favore dei privati per interventi di riduzione del rischio sismico

La garanzia la fornisce la Regione, che così vuole sollecitare il Governo all’emanazione di un disegno di legge nazionale sulla prevenzione del rischio sismico. Il fondo ha lo scopo di agevolare l’accesso ai mutui da parte dei privati proprietari di immobili che vogliono realizzare interventi nelle proprie abitazioni per il miglioramento sismico

giovedì 19 marzo 2020 - Redazione Build News

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Un fondo di garanzia per venire incontro ai cittadini delle aree a maggiore rischio sismico della Toscana. Lo ha deliberato la giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente Federica Fratoni. Il fondo ha lo scopo di agevolare l’accesso ai mutui da parte dei privati proprietari di immobili che vogliono realizzare interventi nelle proprie abitazioni per il miglioramento sismico. La garanzia la fornisce la Regione.

Con carattere al momento sperimentale e con validità fino al 31 dicembre 2021, il fondo di garanzia regionale mette a disposizione 500mila euro e può essere utilizzato in alcuni comuni a maggior pericolosità sismica tra cui quelli dell’area Mugello, Garfagnana, Lunigiana e Valtiberina.

Con l’iniziativa la Regione Toscana vuole sollecitare il governo all’emanazione di un disegno di legge nazionale sulla prevenzione del rischio sismico che disciplini azioni finalizzate a garantire la maggiore sicurezza delle persone e dei beni rispetto ai fattori di rischio sismico del territorio.

Per questo la giunta della Toscana ha inoltrato allo Stato una proposta legislativa che promuova una serie di interventi a livello di legislazione nazionale, coordinati tra loro, al fine di avviare una politica di prevenzione del rischio sismico.

"Gli eventi di questi ultimi anni hanno riportato drammaticamente all'attenzione il tema della sicurezza sismica degli immobili pubblici e privati – ha detto l’assessore Federica Fratoni -. La Regione ha perseguito una politica di sistema, finanziando da un lato gli interventi su immobili pubblici e privati e dall'altro gli studi di microzonazione, utili per la composizione di un quadro conoscitivo dettagliato del territorio. Adesso è necessario dare avvio a una nuova programmazione nazionale, che, unita alle misure di defiscalizzazione, intervenga sulla messa in sicurezza del nostro patrimonio immobiliare, a partire dalle zone maggiormente a rischio".

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