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Lavoro autonomo, Catalfo insedia il Tavolo. Nella Manovra un ammortizzatore sociale

Al Tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo hanno partecipato i sindacati e le principali organizzazioni di rappresentanza. Catalfo: “Stanzieremo 1 miliardo che nel 2021 esonererà in tutto o in parte dal pagamento dei contributi previdenziali i lavoratori autonomi e i professionisti, ordinisti e non, più colpiti dalla pandemia”

venerdì 18 dicembre 2020 - Redazione Build News

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Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha insediato ieri il Tavolo tecnico di confronto permanente sul lavoro autonomo previsto dalla legge 81/2017, a cui hanno partecipato i sindacati e le principali organizzazioni di rappresentanza.

Il confronto avviato ha l’obiettivo di analizzare in maniera specifica le esigenze dei lavoratori autonomi, le cui difficoltà sono state evidenziate dall’emergenza Covid-19, al fine di individuare gli strumenti più adatti ad assicurare anche a loro le necessarie tutele.

Da parte del Ministero del Lavoro e del Governo - dice Catalfo al termine del tavolo - vi è la massima attenzione ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti. Nella legge di Bilancio ci saranno degli interventi in loro favore: oltre ad un ammortizzatore sociale che va nella direzione indicata dalla commissione di esperti da me nominata per arrivare ad una riforma del sistema, stanzieremo un miliardo di euro che nel 2021 esonererà in tutto o in parte dal pagamento dei contributi previdenziali i lavoratori autonomi e i professionisti, ordinisti e non, più colpiti dalla pandemia.

Il confronto avviato ieri proseguirà con dei tavoli tematici, da quello sull’equo compenso a quello sulla formazione fino a quello per interventi in favore di donne e giovani.

«Finalmente il tavolo sul lavoro autonomo previsto dalla legge 81 del 2017», dichiara il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella. Numerosi i temi toccati da Confprofessioni, a cominciare dall’emendamento alla Legge di Bilancio 2021, che dovrebbe introdurre l’ammortizzatore sociale per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps (ISCRO), che si ispira alla proposta di DDL sul lavoro autonomo recentemente approvata dalla Consulta del lavoro autonomo del CNEL. «Sull’ISCRO abbiamo registrato una significativa apertura della Ministra Catalfo, che ha sottolineato il pregio di una misura che coniuga politiche attive e passive del lavoro», commenta Gaetano Stella, che è anche il coordinatore della Consulta del lavoro autonomo del Cnel. «Ci attendiamo quindi che nei prossimi giorni l’emendamento, sostenuto trasversalmente da forze di governo e opposizione, venga finalmente approvato».

«Auspichiamo che il tavolo inaugurato oggi porti alla definizione concertata di analoghe misure di copertura anche per i professionisti iscritti alle Casse di previdenza. A tale proposito» precisa Stella «abbiamo portato all’attenzione della Ministra la necessità di superare l’assurdo meccanismo della doppia tassazione dei rendimenti delle Casse, che permetterebbe di liberare risorse per il welfare dei professionisti». Secondo il Presidente della Confederazione «Occorre affrontare urgentemente le altre questioni irrisolte, a cominciare dall’equo compenso, un principio che ancora richiede garanzia di attuazione. Senza dimenticare che vanno incrementate le misure di welfare relativamente a genitorialità e malattia e che rimane ancora aperto il cantiere della riforma fiscale, dove è necessario garantire equità orizzontale attraverso l’incremento delle detrazioni sui redditi di lavoro autonomo».

«Dopo la delusione per i recenti provvedimenti governativi che hanno disatteso le aspettative dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi, l’incontro con la Ministra Catalfo è un passo importante verso il dialogo e la condivisione di misure ad hoc per il settore professionale», conclude Stella. «L’intenzione della Ministra di procedere celermente su questa strada troverà sempre la nostra collaborazione e il nostro contributo per spingere i professionisti fuori dalla crisi».

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