Lunedì 17 giugno il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha ospitato il quinto Tavolo Casa, presieduto dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini.
Durante la riunione sono state illustrate le novità del Piano Casa Italia, un programma strategico volto a contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche abitative e riorganizzare l'offerta esistente. Per la fase di avvio e sperimentazione del Piano sono stati destinati i primi 660 milioni di euro.
Gli obiettivi chiave del Piano Casa Italia includono:
- riorganizzazione del sistema di social housing e delle Aziende Casa;
- promozione di modelli innovativi di finanziamento dei progetti di social housing, fondati sulla integrazione tra risorse pubbliche e private;
- creazione di soluzioni abitative flessibili, fondate sulla commistione di edilizia residenziale e sociale, e integrate nella città;
- definizione di modelli edilizi di social housing idonei a fornire una risposta alle esigenze di gestione dei bisogni sociali anche da parte del Terzo Settore.
Buttieri (Federcasa): piena soddisfazione, si apre una fase concreta e innovativa
“Esprimiamo piena soddisfazione per l’incontro avvenuto ieri al Ministero delle Infrastrutture, alla presenza del Ministro Matteo Salvini. Durante la presentazione del nuovo Piano Casa sono emerse caratteristiche che delineano, finalmente, l’avvio di una nuova stagione per affrontare con serietà e visione l’emergenza abitativa in Italia.” Così Marco Buttieri, Presidente di Federcasa Nazionale.
Al centro della nuova impostazione c’è la volontà di rilanciare le politiche abitative a partire dai bisogni reali delle persone, delle famiglie e dei lavoratori. “È questa – sottolinea Buttieri – la base imprescindibile su cui costruire ogni strategia futura. Un cardine che apre la strada a una pianificazione più concreta, più vicina alla vita quotidiana degli inquilini.”
Nuovo modello di azienda casa
Altro punto centrale è la proposta di un nuovo modello di azienda casa, fondato su una maggiore autonomia gestionale e manageriale, con strumenti per attrarre risorse e programmare investimenti. “Se vogliamo davvero rafforzare il sistema dell’abitare – prosegue – dobbiamo mettere le aziende nelle condizioni di avere maggiore capacità di programmazione, più spesa corrente e dunque più strumenti per rispondere con tempestività e qualità alle esigenze abitative dei cittadini.”
Banca dati nazionale dell’abitare
Tra gli elementi di svolta più apprezzati da Federcasa vi è l’intenzione di attivare, per la prima volta, una banca dati nazionale dell’abitare, alimentata annualmente dai territori. “Fare emergere il disagio abitativo significa prima di tutto saperlo leggere, individuarlo, nominarlo. Solo così si può contrastare. Una banca dati alimentata da Regioni e Comuni e Aziende sarà uno strumento essenziale: perché monitorare significa prevenire. È così che possiamo pensare a politiche più giuste, tempestive ed efficaci” – ha ribadito il Presidente.
In questa direzione si inserisce anche l’esperienza dell’Osservatorio Federcasa, da anni attivo nel raccogliere dati e segnalazioni da parte delle aziende di edilizia pubblica. “Riteniamo che il nostro Osservatorio possa essere messo a servizio di questo percorso, contribuendo alla costruzione di una lettura puntuale e condivisa del fabbisogno abitativo in Italia.”
Intercettare le risorse che arriveranno dall'UE
Infine, Federcasa guarda con convinzione anche alla dimensione europea. “Un’altra grande sfida sarà quella di saper intercettare le risorse che nei prossimi anni arriveranno dalla Commissione Europea per la casa. Lo ha ricordato anche il Ministro Salvini e il capo dell’Ufficio Legislativo del MIT. È una prospettiva concreta: dobbiamo essere pronti a trasformare quelle risorse in progetti reali, cantierabili, che migliorino davvero la qualità dell’abitare. Siamo sulla strada giusta. Federcasa è pronta a fare la sua parte, in prima linea, con proposte e azioni che offrano risposte concrete e sostenibili ai bisogni dei cittadini.”