Nella riunione di venerdì scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato lo stanziamento da 120 milioni di euro complessivi – 44 per l’anno corrente, 38 per il 2026 e altri 38 per il 2027 – per la creazione, la riqualificazione e l’ammodernamento di alloggi (“staff house”) destinati ai lavoratori del comparto turistico-ricettivo e di somministrazione cibo e bevande (bar e ristoranti).
Spiega una nota del Ministero del Turismo: “La proposta normativa – fortemente innovativa in Europa – mira a contrastare l’emergenza abitativa e a garantire il benessere dei lavoratori del settore turistico, generando ricadute positive a livello sociale, economico e occupazionale. Obiettivo è attirare giovani qualificati in questo settore sempre più in crescita che soffre pesantemente della mancanza di risorse umane”.
L’intervento “è un primo tassello nel quadro del più ampio Piano Casa in itinere da parte del Governo per far fronte alla emergenza lavorativa dei giovani lavoratori”, sottolinea il Ministero.
“L’efficacia di questa misura, senza precedenti nella storia, risiede nella sua doppia valenza: da un lato, vogliamo offrire, a condizioni agevolate, soluzioni che migliorino il tenore di vita e di lavoro dei tanti lavoratori che operano nel comparto; dall’altro, puntiamo a fornire un supporto concreto agli imprenditori del settore – commenta il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. Così facendo, andiamo a generare una maggiore attrattività per la forza lavoro, con particolare riferimento all’occupazione giovanile, e stimolare una ulteriore crescita strategica del settore attraverso una maggiore capacità competitiva delle imprese e una maggiore attrattività dell’offerta”.
Il ministro del Turismo adotterà un decreto entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Il nuovo decreto-legge
Il Consiglio dei ministri di venerdì scorso, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali.
Il provvedimento, tra l’altro, prevede la proroga della sospensione della cosiddetta sugar tax fino al 1° gennaio 2026, l’applicazione dell’Iva agevolata al 5 per cento per gli oggetti d’arte, di antiquariato e di collezione che vengono venduti, disposizioni in materia di ripiano dello scostamento dal tetto di spesa dei dispositivi medici 2015-2018 e potenziamento del governo del sistema dei dispositivi medici.
Inoltre, il testo introduce disposizioni volte a consentire l’utilizzo del Fondo per l’avvio di opere indifferibili agli interventi che, su indicazione delle amministrazioni titolari, non sono più finanziati a valere sulle risorse del PNRR, purché alla data del 31 dicembre 2025 siano stati aggiudicati gli appalti per l’esecuzione dei lavori. Il decreto autorizza inoltre spese volte al potenziamento delle infrastrutture, tra cui anche il potenziamento di quelle idriche di Venezia e la diga foranea di Genova, dell’edilizia carceraria e in favore della protezione civile regionale.
Previste, inoltre, misure per lo sviluppo e l’efficientamento del trasporto rapido e di manutenzione stradale delle province e città metropolitane.
Predisposti interventi anche per le zone colpite da eventi sismici (Aquila, comuni del cratere, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo) e rifinanziamento di misure di assistenza sociale e cura nonché in favore del terzo settore.
Il testo contiene, tra gli altri, anche interventi in favore dell’agricoltura, turismo, antiriciclaggio.