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Ponte sullo Stretto, espunta dal Dl Infrastrutture norma antimafia bocciata dal Quirinale

La nota della Presidenza della Repubblica: “La legislazione in vigore contempla norme antimafia rigorose per le opere come il ponte di Messina. La norma proposta prevedeva invece una procedura speciale che non risulta affatto più severa delle norme ordinarie”. Ma la Lega la ripropone in Parlamento

venerdì 23 maggio 2025 - Alessandro Giraudi

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È già alla Camera dei deputati per la conversione in legge (entro il 21 luglio) il decreto-legge 21 maggio 2025, n. 73 (“Decreto Infrastrutture”) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 116 del 21 maggio.

Ponte sullo Stretto, espunta norma sui controlli antimafia bocciata dal Quirinale

Per quanto riguarda il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina (collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria), il primo articolo del provvedimento introduce disposizioni urgenti per l’avvio delle cantierizzazioni, apportando modifiche al decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 58.

La Presidenza della Repubblica è intervenuta facendo espungere una norma sui controlli antimafia che, precisa una nota del Quirinale, “non era contenuta nel testo preventivamente inviato al Quirinale, ma è apparsa poche ore prima della riunione del Consiglio dei ministri” del 19 maggio scorso che ha approvato il Dl Infrastrutture.

La legislazione in vigore”, ricorda la nota della Presidenza della Repubblica, “contempla norme antimafia rigorose per le opere come il ponte di Messina. La norma proposta prevedeva invece una procedura speciale - adottata finora soltanto in casi di emergenza, come i terremoti, o di eventi speciali, come le Olimpiadi - che non risulta affatto più severa delle norme ordinarie. Basti ricordare che la procedura speciale, che veniva proposta, autorizza anche a derogare ad alcune norme previste dal Codice antimafia, deroghe non consentite dalle regole ordinarie per le opere strategiche di interesse nazionale”.

La Lega ripropone la norma alla Camera

L'intervento del Quirinale ha suscitato “stupore” al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato dal leader della Lega Matteo Salvini. Con una nota, la Lega ha annunciato che la norma espunta sarà riproposta nell'ambito dell'esame parlamentare del Decreto Infrastrutture: “Già pronta per l'Aula la proposta del vicepremier e ministro Matteo Salvini per aumentare al massimo, come già fatto con successo per la ricostruzione del ponte di Genova, per Expo e per le Olimpiadi, controlli e certificazioni antimafia per tutti gli appalti, le forniture e i servizi sulle migliaia di imprese che lavoreranno al Ponte e sugli oltre 100 mila lavoratori coinvolti”.

Leggi anche: “In G.U. il Decreto Infrastrutture: modifiche al Codice Appalti e al Testo Unico Rinnovabili

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