A partire dall’anno 2024, a Milano sono emersi rilievi e conseguenti indagini relative ad alcune norme urbanistiche che hanno provocato il blocco dell’urbanistica e un danno grave per le famiglie che hanno acquistato immobili e che sono vittime incolpevoli.
Il Parlamento è intervenuto per tentare di superare i dubbi di applicazione delle norme urbanistiche, con una proposta di legge denominata “salva Milano” e approvata alla Camera lo scorso novembre, votata da tutta la maggioranza e da buona parte dell’opposizione.
Il sindaco di Milano ha fatto sapere che il comune non sostiene più l’approvazione di questa legge.
La scorsa settimana, il presidente del comitato che riunisce le famiglie che hanno investito in immobili coinvolti dallo stallo dell’urbanistica ha dichiarato che i nuclei familiari coinvolti da questa vicenda a Milano sono 15.000.
Il gruppo parlamentare Noi Moderati, con una interrogazione a risposta immediata alla Camera (presentata dall’Onorevole Lupi), ha chiesto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini cosa intenda fare per tutelare i risparmi di queste famiglie, che sono vittime incolpevoli di quanto sta accadendo a Milano.
La risposta di Salvini
Ieri 16 aprile al question time Salvini ha risposto nei seguenti termini all'interrogazione illustrata dal cofirmatario Alessandro Colucci (NM). Il ministro ha tra l'altro ricordato che il MIT è al lavoro per l’intera riscrittura del Testo Unico dell’edilizia e per il disegno di rigenerazione urbana.
“La ringrazio da Ministro e da milanese per l’interrogazione. Come lei osservava in premessa, le vicende giudiziarie e amministrative relative alle operazioni della cosiddetta demo-ricostruzione nel comune di Milano non possono ricadere su 15.000 famiglie che, in completa buona fede, hanno comprato un’abitazione, investendo su tale abitazione tutti i propri risparmi e le proprie aspettative. Quindi, la battaglia di tali famiglie a tutela della propria casa è una battaglia di civiltà, che ha tutto il mio rispetto e tutto il mio impegno.
In questa prospettiva, circa un anno fa – lei lo ricordava -, nel mese di maggio 2024, mi ero messo a disposizione del comune di Milano e dei comuni per trovare una soluzione normativa al problema. Dal confronto nacque la proposta emendativa, sostenuta dal mio Ministero nel corso dell’esame del decreto-legge Salva casa - che, poi, è stato convertito in legge – che, purtroppo, per volontà di diverse forze politiche che non la pensavano come me e come la Lega, non ha avuto alcun seguito. Nelle more di un organico riordino del settore, con tale proposta si intendeva, infatti, dare piena base giuridica ai procedimenti di demo-ricostruzione in esame, superando quindi la situazione di incertezza denunciata da lei sia sul piano urbanistico che edilizio.
Nel pieno rispetto delle prerogative parlamentari, quindi, a luglio 2024, il Ministero ha preso atto della scelta di affrontare il problema con una proposta di legge d’iniziativa parlamentare, che è stata presentata da lì a poche settimane con la firma di tutti i gruppi di maggioranza e, come Ministro, mi sono messo a disposizione della Commissione per accompagnare l’istruttoria del provvedimento, che si è conclusa in prima lettura alla Camera lo scorso novembre. Il provvedimento approvato in quest’Aula è ora all’esame del Senato e, allo stato dei fatti, spetta alla Commissione competente valutare il prosieguo dell’iter; nel frattempo, qualcuno ha cambiato idea.
Io avrei risolto già il problema l’anno scorso e staremmo qui a parlare di altro. Purtroppo, evidentemente, le scelte sono state diverse. Mi auguro che il sindaco di Milano abbia chiara la linea da seguire, perché - lo dico da milanese - l’esigenza di fare chiarezza sul tema è legata sia alla tutela delle famiglie incolpevoli sia al rilancio di un settore economico e produttivo strategico per la città, oggi in grave fase di stallo perché nessuno, ovviamente, si prende la briga di firmare più alcunché.
Per quanto di competenza, quindi – concludo -, come già preannunciato nei vari tavoli di settore, sono a disposizione per accompagnare l’iter che le amministrazioni locali saranno interessate a portare avanti. Aggiungo che siamo al lavoro come Ministero per l’intera riscrittura del testo unico dell’edilizia e per il disegno di rigenerazione urbana che tanto potrà essere utile. Quindi conto che queste migliaia di famiglie milanesi non rimangano ancora a lungo ostaggio delle incertezze che la sinistra ha su questo tema e non solo su questo tema”.