Attualità

DL Infrastrutture, l'OICE suggerisce alcune correzioni al Codice Appalti

Riportare a 75.000 euro la soglia per gli affidamenti diretti (la soglia oggi fissata a 140.000 euro è troppo alta e crea effetti distorsivi sul mercato) ed eliminare la norma che esclude dall’applicazione dell’anticipazione del prezzo i prestatori di SIA (Servizi di Ingegneria e Architettura)

lunedì 9 giugno 2025 - Alessandro Giraudi

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Ripristinare l'anticipazione dei prezzi per i prestatori di servizi di ingegneria e architettura e riportare a 75.000 euro la soglia per gli affidamenti diretti. Sono queste alcune delle proposte contenute nel documento (in allegato) depositato il 4 giugno scorso dall’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, a valle dell’audizione svolta presso l’VIII Commissione della Camera, presieduta dall’On.le Rotelli, sul DL Infrastrutture n. 73/2025.

Eliminare la norma che esclude dall’applicazione dell’anticipazione del prezzo i prestatori di SIA

Durante l’audizione, alla quale hanno partecipato il Vice Presidente OICE e Presidente della Consulta Interregionale Giovanni Kisslinger e il Direttore Generale Andrea Mascolini, il Vice Presidente ha illustrato le quattro proposte prioritarie, sulle 15 contenute nella nota OICE: “innanzitutto proponiamo di eliminare la norma che esclude dall’applicazione dell’anticipazione del prezzo i prestatori di servizi di ingegneria e architettura, oggi riconosciuta incomprensibilmente solo per la progettazione esecutiva nell’ambito dell’appalto integrato e non per i servizi di progettazione pura”.

Affidamenti diretti, riportare la soglia a 75.000 euro

Per Kisslinger esiste anche un tema di concorrenza, trasparenza e qualità del progetto relativamente alla soglia per gli affidamenti diretti, già peraltro evidenziato dall’ANAC nella relazione annuale illustrata di recente: “riteniamo, anche nell’interesse della stessa amministrazione ad avere operatori economici qualificati e progetti di qualità, che la soglia oggi fissata a 140.000 euro sia troppo alta e crei effetti distorsivi sul mercato. Proponiamo che sia riportata a 75.000 al fine di consentire una riapertura del mercato, anche in favore delle società di minori dimensioni e dei giovani. Dall’analisi svolta dall’Ufficio Gare OICE risulta infatti che dal 2023 – anno di entrata in vigore del nuovo Codice appalti – al 2025 si è assistito a una riduzione delle gare sopra soglia UE pari a circa il 50%.”

Disciplina per la verifica dei progetti e regole per affidare la direzione lavori

Fra gli altri temi prioritari, l’OICE ha chiesto interventi sulla disciplina per la verifica dei progetti per eliminare gli immotivati limiti previsti nel decreto 36/2023 per studi professionali e società di ingegneria, ma anche sulle regole per affidare la direzione lavori che per Kisslinger “deve essere affidata unitariamente e prioritariamente al progettista che, se anche direttore dei lavori, cercherà di fare eseguire dall’impresa al meglio il progetto difendendone le scelte fatte anche nell’interesse della P.A.”

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